A cura dei Maggiaioli ‘94 della Val di Bisenzio
ALMENO FOSSE MAGGIO
30 anni della nostra vita
Associazione Culturale Il tempo della rosa E.T.S.- Prato – 2024 – s.i.p.
Informazioni: tuscae@gmail.com
Daniele Poli è uno degli animatori dei Maggiaioli della Val di Bisenzio. Coltiva fin da bambino l’interesse verso il canto rituale del Maggio e per la musica popolare toscana. Alterna la attività concertistica e didattica alla ricerca etnomusicologica e collabora con il CDSE (Centro di Documentazione Storico Etnografico della Val di Bisenzio), con l’associazione “Il tempo della rosa”, e con il gruppo “Tuscae gentes” da lui fondato. Ha curato varie pubblicazioni ed incisioni sia di ricerca che di riproposta nell’ambito della musica tradizionale toscana.
Quest’ultimo lavoro racchiude più di trent’anni di esperienze nell’ambito del “maggio canoro”.
Il sottotitolo del libro, ci conferma che dal 2005 al 2024 racchiude canti, racconti storie di maggio, con i testi e gli spartiti delle maggiolate che si possono ascoltare in versione digitale anche con QCode.
Disegni, immagini, foto, rime rendono appieno che cosa vuol dire “maggio cantato”. Le sue multiformi, colorate e sgargianti vesti, i suoi strumenti musicali e, soprattutto i visi allegri e spensierati di coloro che lo animano. Non è folklore, non è tradizione, ma è un’esperienza che si rinnova ogni anno e che da 30 anni viene portata avanti e profondamente sentita dalla gente. La Val di Bisenzio si estende nella parte centro-settentrionale della provincia di Prato, insinuandosi a nord tra i rilievi dell'Appennino Tosco-Emiliano e a sud nel cuore della piana pratese e fiorentina, inoltrandosi parzialmente nella provincia di Firenze.
Il volume evidenzia un elemento molto importante costituito dalle testimonianze di coloro che nei vari paesi e frazioni sono gli animatori, quelli che ogni anno vanno in giro a portare il Cantamaggio. Ognuno con la propria esperienza, la sua storia, come vive oggi questa festa e il suo approccio. Roberto Leydi, padre dell’etnomusicologia, sosteneva che non c’è festa senza musica, cibo e canto: queste sono le componenti fondamentali a cui si può aggiungere anche il senso di comunità e la voglia di stare insieme.
A chi legge, nella pagina finale dal titolo “La Tua Maggiolata”, si esorta il lettore a comporre in rima. Nel anche noi, scherzosamente accogliamo l’invito:
“Nel Mondo d’oggi in cui queste occasioni sono sempre più rare al cantarmaggio non si può mancare”!
La nostra redazione ringrazia il Poli e tutta la brigata,
faremo un salto alla prossima....Maggiolata!!
Ottobre 2024
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