LA MIA VITA VORREI SCRIVERLA CANTANDO
AA.VV
Fondazione Ignazio Buttitta
ITALIA/ FOLK
DOPPIO CD
La Fondazione Ignazio Buttitta non persegue fini di lucro e si propone lo sviluppo della cultura siciliana in tutti i suoi aspetti storici, sociali, artistici e antropologici. Per il raggiungimento dei suoi scopi promuove conferenze, congressi, mostre, assegna borse di studio e assume ogni iniziativa di natura editoriale ritenuta coerente con le proprie ragioni istitutive.
Il doppio CD La mia vita vorrei scriverla cantando, curato da Emanuele Buttitta, raccoglie il contributo di venticinque artisti e gruppi musicali che hanno interpretato poesie di Ignazio Buttitta.
Buttitta (Bagheria,1899 - 1997) è stato uno dei più significativi poeti siciliani del ’900. Di modesta famiglia frequentò solo le elementari. Dopo la Prima Guerra Mondiale laorò nella bottega paterna, aderendo nel frattempo attivamente alle idee socialiste e successivamente iscrivendosi al Partito Comunista. Consapevole della necessità di coniugare gli interessi letterari con l’impegno sociale, cominciò a formarsi una cultura da autodidatta. Nel 1922 fondò a Bagheria il Circolo culturale “Filippo Turati” e fu condirettore del mensile palermitano di letteratura dialettale “La Trazzera”, soppresso dal regime. A questi anni risalgono i suoi primi scritti. Dopo la seconda guerra mondiale per vivere, erano già nati i suoi quattro figli, fu costretto trasferirsi al Nord. A Milano potè frequentare una ristretta cerchia di artisti e intellettuali siciliani tra i quali Salvatore Quasimodo e Elio Vittorini. Nel 1960 tornò definitivamente in Sicilia, stabilendosi ad Aspra, vicino a Palermo, che divenne presto luogo d'incontro per poeti, scrittori e artisti provenienti da tutte le parti del mondo.
Buttitta è unanimemente riconosciuto come il poeta dei cantastorie, consapevole che la poesia, per rafforzare la propria efficacia comunicativa, deve essere recitata e cantata e che il suono ne è una parte essenziale.
Mafie, emarginazioni, miseria, emigrazione, disuguaglianze sono argomenti che affida alla voce dei cantastorie e che fanno riflettere sulla nostra storia recente e sui conflitti sociali che continuamente si rinnovano.
Accanto a brani famosissimi come Lamentu pi la morti di Turiddo Carnevali e Lu trenu di lu suli e ai celebri Li pirati a Palermu, La vera storia di Salvatore Giuliano, e La ballata del Prefetto Mori, ci sono un altra ventina di poesie che attingono dal suo immenso repertorio poetico.
In questo doppio CD si ritrovano sia i cantastorie del passato che quelli attuali, insieme ad artisti e gruppi musicali che si riconoscono nel grande poeta siciliano, ma soprattutto nelle tematiche che i suoi versi trattano.
Dalle storiche voci a cui Buttitta affidò i suoi componimenti perché li cantassero nelle piazze siciliane: Ciccio Busacca e Rosa Balistreri, ai cantastorie di oggi: Vito Santangelo,Mauro Geraci, Fortunato Sindoni, Nonò Salamone.
Altri protagonisti di questo progetto, a cui tutti hanno aderito a titolo gratuito, sono Daniele Sepe, Etta Scollo, Agricantus, Taberna Mylaensis. E poi ancora: Francesca Martino, Moffo Schimmenti, Grattula Beddattula, Olivia Sellerio, Zabara, Carlo Muratori, Laura Mollica, Vincenzo Campisi, Sara Favarò, Giancarlo Curto, Rita Bua, Domenico Lanza, Rosa Mistretta, Enrico Stassi e la Compagnia di canto e musica popolare.
Una antologia concentrata in una ventina di poemi che esprimono tutta la forza delle emozioni e dei sentimenti che il poeta ha voluto comunicare e che rimangono inalterati nel tempo perché sempre attuali.
FONDAZIONE IGNAZIO BUTTITTA
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