MATERIALI PERVENUTI DI CANTI, BALLATE, POESIE CONTRO TUTTE LE GUERRE
MA SULU A PACI testo di Francesco Giuffrida
musica di Laura Francaviglia
voce Marta Abatematteo
Le due ottave prendono spunto dalle pagine di Vincenzo Rabito, autore di Terra matta, una pubblicazione Einaudi del 2007. L'autore narra delle sue esperienze di contadino siciliano nelle trincee del Nordest durante la Prima Guerra Mondiale.
COLLAGE CONTRO LA GUERRA REALIZZATO DA GASTONE PIETRUCCI, FONDATORE E LEADER DEL GRUPPO DI RICERCA E CANTO POPOLARE " LA MACINA" IN OCCASIONE DELLA MOSTRA: "GASTONE PIETRUCCI I COLLAGES - ANTOLOGICA 1969- 2022" PALAZZO BISACCIONI - JESI (AN)
25 MARZO 18 SETTEMBRE 2022
"FINCHE' IL SOLE RISPENDERA' SU LE SCIAGURA UMANE. VOCI PER LA PACE E CONTRO OGNI GUERRA, UNIVERSITA' DI MESSINA, AULA MAGNA, PIAZZA PUGLIATTI, VENERDI' 15 LUGLIO 2022. ORE 20
Con l’obiettivo di raccogliere fondi per la popolazione Ucraina fiaccata e attanagliata della guerra, venerdì 15 luglio, alle ore 20, l'Aula Magna del Rettorato dell'Università degli <Studi di Messina ospiterà un evento all'insegna della beneficenza. L'iniziativa, che si articolerà in 4 differenti scene - contraddistinte da musiche, testi letterari accompagnati da immagini, interpretazioni - arricchite dal recital del cantastorie siciliano Mauro Geraci "I cantastorie e la pace".
L'evento, promosso e coordinato dalle prof.sse UniMe Alessandra Tramontana e Susanna Villari, nasce dalla volontà - condivisa da un gruppo di docenti del Dipartimento DiCAM - di assumere un ruolo fattivo in termini di aiuti e solidarietà nell'ambito del conflitto in atto.
BUM (F. Giuffrida – G. Famoso, 1980 modificata 2022)
una canzone 'per bambini' scritta ca. 40 anni fa (da un'idea datami da Ignazio Buttitta a casa di Rosa Balistreri a Firenze nel 1967!) e recentemente aggiornata. Questa fa parte del repertorio del coro dove canto (il Coro Scatenato Helin Bölek)
Bum! ecco il missile è caduto
chissà cosa avrà colpito
un galletto spennacchiato
il postino con la moto
e poi Putin e poi Biden
e poi Biden e Zar Putin
E il galletto vorrebbe sapere
questo missile chi l’ha mollato
Johnny, Ivan o qualche alleato…
Mentre giochi oppure fai festa
ti becchi un missile sopra la testa!
Bum! ecco il missile è caduto
chissà cosa avrà colpito
un galletto spennacchiato
il postino con la moto
un marchese decaduto
un vecchietto pensionato
e poi Putin e poi Biden
e poi Biden e Zar Putin
E il vecchietto vorrebbe sapere
questo missile chi l’ha mollato…
Johnny, Ivan o qualche alleato…
Mentre giochi oppure fai festa
ti becchi un missile sopra la testa!
Bum! ecco il missile è caduto
chissà cosa avrà colpito
un galletto spennacchiato
il postino con la moto
un marchese decaduto
un vecchietto pensionato
quattro chiese e un minareto
un giardino rifiorito
e poi Putin e poi Biden
e poi Biden e Zar Putin
E il giardino vorrebbe sapere
questo missile chi l’ha mollato…
Johnny Ivan o qualche alleato…
Mentre giochi oppure fai festa
ti becchi un missile sopra la testa
Bum! ecco il missile è caduto
chissà cosa avrà colpito
un galletto spennacchiato
il postino con la moto
un marchese decaduto
un vecchietto pensionato
quattro chiese e un minareto
un giardino rifiorito
una fabbrica occupata
una squadra in campionato
e poi Putin e poi Biden
e poi Biden e Zar Putin
E la squadra vorrebbe sapere
questo missile chi l’ha mollato…
Johnny Ivan o qualche alleato…
Mentre giochi oppure fai festa
ti becchi un missile sopra la testa!
Bum! ecco il missile è caduto
chissà cosa avrà colpito
un galletto spennacchiato
il postino con la moto
un marchese decaduto
un vecchietto pensionato
quattro chiese e un minareto
un giardino rifiorito
una fabbrica occupata
una squadra in campionato
un contratto rinnovato
un accordo già scaduto
ed il mondo sbigottito…
e poi Putin e poi Biden
e poi Biden e Zar Putin
Ed il mondo ch’è stufo di guerra
seppellì sotto un metro di terra
Johnny, Ivan e i loro alleati…
e poi fece spuntare dei fiori
sui brutti musi di quei signori
anche a Putin, anche a Biden
anche a Biden e a Zar Putin
FRANCESCO GIUFFRIDA
Doppia ottava in siciliano con testo a fronte, ispirata ad alcune pagine di Terramatta, il libro di Vincenzo Rabito
TERRAMATTA 1915 - 1918
Calu la zappa e grapu lu tirrenu,
lu votu e lu girìu jurnati sani,
e sutta l’acqua o sutta lu sirenu
ci zappu oggi, ci tornu ’u ’nnumani.
Quantu cchiù soffru, ci suru, ci penu,
tantu cchiù la surura si fa pani. .
Ma ora li simenti si pirdenu,
scippati di la terra li viddani.
Ad ogni fossa ’n poviru cristianu
doppu ca ’a zappa addivintau bicchinu;
e lu vùrricu iù ccu li me manu,
ora sulu la morti iu simìnu.
Addivintau surdatu lu viddanu,
Gorizia mmaliritta, chi distinu,
li porci grossi supra a lana stanu,
è carni capuliata lu mischinu.
Affondo la zappa e apro il terreno lo rivolto e lo rigiro per intere giornate, e sotto l’acqua o sotto il sereno zappo oggi e ci torno l’indomani .Quanto più soffro, fatico e peno tanto più il sudore si fa pane. Ma ora le sementi sono perse strappati dalla terra i contadini . A ogni fossa un povero disgraziato visto che la zappa è diventata becchino; e lo sotterro io con le mie mani, ora solo la morte io semino. È diventato soldato il contadino, Gorizia maledetta, che destino, i porci grossi stanno sopra la lana, e il poveretto è carne tritata.
Testo di Francesco Giuffrida
Musica di Gianni Famoso
Pubblichiamo la relazione tenuta da Alessandro Bencistà al Convegno di Corte (Corsica) del giugno 2003, "I poeti popolari ed estemporanei contro la guerra"
IO NON CREDEVO CHE QUESTA PRIMAVERA
testo e musica di Claudio Bernieri
canta Ombra
CANZONI DI FEDERICO BERTI
Federico Berti: Kabul
- Federico Berti, 'San Sabba. Ricordo bene, ricordo tutto'. Nota edizioni, 2020
Federico Berti- Popolare, 'E d'un giorno nella foresta'. Mia registrazione da testimone orale
Federico Berti - 'E quei briganti neri'. Live a Niksic (Montenegro), statua comandante Cupic, 2019
Associazione Culturale Il Cantastorie on line
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