GIAN PAOLO BORGHI e DANIELE CORTESI
STORIA & STORIE del CARNEVALE di CENTO
Dalle origini cinquecentesche alla
“Prima Repubblica” di Re Tasi (1947-1989)
Cooperativa Tipografica degli Operai Società
Cooperativa Editrice Vicenza - 2017 - pp.176 - €11,00
Il famoso Carnevale di Cento, nel Ferrarese, impegna solitamente le quattro domeniche precedenti e la prima di quaresima. Le sfilate hanno inizio nel primo pomeriggio con i carri di carnevale che attraversano più volte il centro storico accompagnati dalla musica e da gruppi di figuranti in maschera organizzati in coreografie. Caratteristica particolare del Carnevale è il “Gettito”, un abbondante e generoso lancio di doni al pubblico presente: caramelle, cioccolatini, pupazzi di peluche, palloncini e tanti altri regalini in grande quantità affinché nessuno torni a casa a mani vuote. In piazza è allestito un palcoscenico dove il Patron del Carnevale presenta la manifestazione sempre accompagnato da volti noti del mondo dello spettacolo. L'ultima domenica avviene la proclamazione della classifica e la premiazione della società vincitrice. Le società carnevalesche costituiscono un importante patrimonio storico-sociale del territorio centese, nel corso del tempo le società si sono arricchite di contenuti e valori riuscendo a proporre grandi opere di cartapesta. (per informazioni e la storia delle Società Carnevalesche vedere anche: http://www.centovive.it/section/le_societa_carnevalesche/688/index.htm ) A Cento sono assegnati trofei per il gettito, per i costumi, l'animazione e la musica. All'ultima parata segue tradizionalmente il rogo della maschera locale "Tasi" accompagnato da uno spettacolo pirotecnico; prima di venire bruciato davanti alla Rocca, “Tasi” legge un testamento nel dialetto locale dove lascia i suoi averi ai personaggi più noti alla cittadinanza. Questo in estrema sintesi è quanto avviene a dimostrazione di come questo evento sia vissuto con grande interesse e la presente pubblicazione ne è un ulteriore testimonianza. Il volume, edito dal Comune di Cento Assessorato alla Cultura e a cura da Gian Paolo Borghi e Daniele Cortesi, restituisce un approfondito lavoro di ricerca sul Carnevale di Cento nel periodo che intercorre dai fermenti dell’immediato secondo dopoguerra fino al 1989, anno in cui si concluse la vecchia storica gestione della manifestazione. La ricerca parte dalle origini cinquecentesche di questo famoso Carnevale e si inoltra in un percorso che attesta secoli pressoché ininterrotti di fervore festaiolo, annotando con dovizia di particolari e con una copiosa antologia fotografica, pratiche e usanze sopravvissute nel tempo grazie al lavoro instancabile e appassionato di tanti volontari. Spazio non secondario viene riservato dai due studiosi curatori della ricerca ai rituali carnevaleschi nelle campagne centesi che si svolgevano pressoché parallelamente alle feste urbane e che qui trovano una loro prima trattazione organica, arricchita da un rilevante testo inedito, esempio di teatro popolare, in un mondo contadino da sempre in simbiosi con la terra e i suoi cicli di fertilità. Un’appendice, infine, è riservata a tre contributi, rispettivamente di Ugo Montanari, Piergianni Lamborghini e Daniele Cortesi che ne hanno evidenziato gli aspetti antropologici del Carnevale, tecniche costruttive dei carri mascherati giunte al terzo millennio e un primo sintetico inventario dei materiali fotografici, facenti parte della collezione di Daniele Cortesi, riguardanti le società partecipanti. E’ stato prodotto anche un DVD dal titolo “Corpo d’ona galena zopa!”. nato dall’idea di Claudia Tassinari e realizzato dalla Fondazione Teatro G. Borgatti per la regia di Nicola Altieri.
Marzo 2017
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