VOX BLENII
E LA MI MANDA
CD CON LIBRO RICORDO DEI 30 ANNI DELLA VOX BLENII
VB 14
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L'attività della Vox Blenii inizia nel 1983, in Canton Ticino, da un gruppo di amici con la passione per la musica popolare. Ai fondatori Aurelio Beretta, ricercatore e fisarmonicista , Remo Gandolfi violino, mandolino e Gianni Guidicelli chitarra, si sono aggiunti nel tempo Luisa Poggi ,voce e percussioni, e Francesco Toschini al contrabbasso.
Tutto il gruppo della Vox Blenii è originario o risiede nella valle di Blenio, depositaria di un ricco patrimonio di canti, tramandati in forma orale, che, come avvenuto in tante altre aree geografiche, rischiava di andare perduto. La coscienza di questa possibile ed irrimediabile perdita è stata la molla per un duraturo lavoro di ricerca che non si è mai interrotto e che anzi si è ampliato ed esteso alle valli limitrofe e in altre aree del Canton Ticino. La ricerca è altresì diventata la linfa per l'esistenza e la continuità del gruppo. L'attività di indagine viene eseguita con momenti di incontro con persone anziane e la successiva registrazione di canti e musiche popolari che costituiscono il vasto patrimonio risalente al 1800 e alla prima metà del 1900. Ballate arcaiche, segnalate in Italia e in Europa già nel 1500, approdate anche sul versante svizzero italiano in gran parte portate degli emigranti, con le naturali varianti e trasformazioni. Questo ultimo lavoro della Vox Blenji, il settimo, getta l'ancora nel trentesimo anno di attività, il debutto infatti avvenne il 4 marzo 1984 nel Salone Parrocchiale di Ponto Valentino, nell’ambito del locale carnevale. Il primo disco I fioo e r'amur è del 1988 e ne sono poi seguiti altri con cadenza triennale.
Dopo l’ultima incisione del 2006 Evviva chi g'ha i debiti, passati otto anni, la proposta di questo nuovo album. “E la mi manda” dal titolo dell'ultimo pezzo dell'antologia. Quattordici brani inediti, una filastrocca in dialetto di Olivone e due versioni di canti eseguiti direttamente dagli informatori. L'inglesa eLa figlia del Magnan sonodue ballate raccolte a Prugiasco, Salta fora la mosca, è la versione ticinese di un conosciuto canto iterativo. Pagherà Gesù è una divertente canzone satirica , la Tarantella paesana, monfrina è suonata da Remo Gandolfi insieme a tre violinisti ospiti: Antonio Cima, Carlo Spinedi e Santi Occorso; La Monighella e La Teresina sono altri brani che danno corpo all'album e permettono di ascoltare e scoprire insieme alla musica l'idioma della Val di Blenio così simile al dialetto dell'alto milanese. Molto interessante è “Vedo spuntar tra gli alberi” che ha l' incipit di un celebre canto di risaia, ma in questo caso sull'uscio della bianca casetta non c'è la mammina, ma la propria bella che aspetta e il canto da femminile diventa al maschile. L'ultima traccia è “Il barcaiolo” in versione live, registrato nell’ambito di un dopo concerto al Cinema Teatro di Acquarossa durante la Tre giorni di musica popolare del 1995, festival organizzato per molti anni dal gruppo. La suggestione del pezzo sta nel passaggio in sequenza naturale di un canto popolare eseguito direttamente dall’informatrice Isolina Delmuè per la Vox Blenii e il pubblico presente, che offre un momento di forte aggregazione, grande intensità ed emozione.
Il CD è accompagnato da un corposo libretto dove si raccontano attraverso illustrazioni, immagini e articoli, i trent’anni di attività della Vox Blenii, corredato anche dalla traduzione dei canti in lingua tedesca. Nell'album i brani inseriti, come gli altri ottanta che compongono i sei precedenti lavori, sono esclusivamente di tradizione orale, tutti raccolti nel territorio della Valle di Blenio, Ticino e Grigioni italiano da informatori-cantori. Canti arrivati a noi come ultimi frammenti di una civiltà e cultura contadina , che grazie a questa trentennale ricerca sono stati rivitalizzati. Nel CD troviamo dei brani nei quali vengono evidenziate le due versioni quelle dell'informatore e quella con la splendida voce di Luisa Poggi.
Quelle degli informatori, in questo caso due donne, offrono esecuzioni che ci riportano indietro nel tempo, sicuramente prima dell’avvento della radio, che viene indicata in questi paesi come una delle cause per cui la gente ha smesso di cantare: “quando cioè si andava a sentire l’uomo che parlava nella cassa“.
La serata di presentazione di sabato 26 settembre 2014 ad Acquarossa (CH) ha avuto un grande riscontro di pubblico e lo spettacolo oltre al momento canoro in acustica era accompagnato da due schermi su cui scorrevano immagini, associate ai vari canti , molte delle quali ritraevano particolari di luoghi d'arte della Valle di Blenio. Aurelio Beretta ha sinteticamente delineato la prerogativa e la scelta di campo della Vox Blenii: “quella di cantare in acustica senza supporto di microfoni e amplificazione”. La scelta in contro tendenza è motivata dal loro gusto, ma anche per rispetto dovuto ai cantori e ai canti trasmessi oralmente dalla gente. Inoltre per quanto riguarda l'aspetto legato alla conoscenza musicale del gruppo, Aurelio fa sempre riferimento agli informatori-cantori e ai loro predecessori, sostenendo:” che nelle loro valli la tradizione vuole che la musica si tramandasse a “orecchio”, altra particolarità fatta propria dal nostro gruppo e questo ci permette un’interpretazione e una esecuzione spontanea, in sintonia con l’originale, con la convinzione e l'entusiasmo di riprodurne la melodia, il testo e soprattutto il senso con cui il canto veniva eseguito”. Spontaneità e schiettezza è appunto lo spirito che li accompagna, accomunato dalla passione per il canto.
Ottobre 2014
per info: Vox Blenii gruppo di musica e canto popolare
CH/6716 Acquarossa
Associazione Culturale Il Cantastorie on line
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