EL BES GALILI’
sonorità dalla tradizione bresciana CD - Associazione Culturale Barabàn
2020 – ACB/CD24- € 15,00
www.baraban.it
A cura della Associazione Culturale Baraban è stato ripubblicato in CD il disco edito
nel 1980 Èl Bés
Galilì. E’
l’unico album
prodotto dal gruppo omonimo, fondato nel 1975 con la denominazione
Il Paese delle
Meraviglie, da Bernardo Falconi,
Guido
Minelli, Marisa Padella e Placida Staro, ai quali si unì Luisa
Pennacchio, Successivamente prese il
nome Èl Bés Galilì
( il serpente galletto) ispirandosi ad un animale
magico-fantastico della tradizione popolare
bresciana. Questo gruppo di musica popolare fu
particolarmente attivo a cavallo tra gli anni
Settanta e i primi anni Ottanta caratterizzandosi come uno dei gruppi più significativi del folk italiano dell'epoca. Il disco, ora in CD,
fu registrato tra il 1978 e il 1980,
contiene 11 tracce, completamente rimasterizzate, alle quali è stata aggiunta una traccia
registrata dal vivo nel corso di un concerto nel 1981. Gli anni Settanta e Ottanta del Novecento rappresentano un periodo particolarmente importante per il folk revival, sono attivi decine di
gruppi formati da giovani musicisti, che sono anche in parte ricercatori, che documentano e registrano direttamente dai vecchi testimoni canti, musiche e balli della tradizione. Materiale che viene poi riproposto in centinaia di concerti. Vengono recuperati anche gli strumenti andati in disuso o poco conosciuti come ghironde,
cornamuse, dulcimer, pifferi, organetti diatonici o provenienti dalla musica popolare di altri paesi; nel caso del Bés del Galilì sono l’armonium indiano, il bouzuky e il bodhran. Si riscoprono così sonorità nuove, acustiche di un ricco patrimonio musicale che senza la ricerca e la riproposta
di questi giovani artisti sarebbe forse andato irrimediabilmente perduto. Nei dodici brani del CD sono presenti molti degli aspetti del mondo popolare: il ballo, la religiosità, le ballate narrative, i canti
propiziatori, le musiche del Carnevale, i canti scherzosi accanto a brani di composizione che direttamente si ispirano al repertorio tradizionale. Un esempio di come la
riproposta abbia attivato sul territorio la ricerca viene dal brano Bal de l’ors. Nelle note è indicato come musica di composizione che “ non ha niente a che fare con l’omonimo ballo anticamente eseguito durante il
Carnevale d Bagolino, ma ora caduto in disuso” E’ vero, la traccia del CD non ha nulla a che vedere con il ballo del Carnevale, ma forse proprio questa nota ha fatto sì che il ballo “originale” venisse recuperato per ritornare a pieno titolo nel repertorio del balli
di Bagolino e Ponte Caffaro eseguiti dai Sonadur e dai Balarì del celebre Carnevale. Bernardo Falconi ha fatto parte per diversi anni della squadra dei
sonadur di Ponte Caffaro. Le musiche e i canti del CD, a quarant'anni di distanza, sono ancora freschi e godibili, non hanno perso lo smalto di allora, certo non sono più una “novità”, ma rappresentano una pagina importante e particolare di un movimento musicale che
ha segnato un epoca irripetibile. Alla riedizione dell'album hanno lavorato: per le
rielaborazioni fotografiche Elena Piccini e la Fototeca Gilardi, per il coordinamento e la grafica della copertina e del booklet Giuliano Grasso e Bernardo Falconi (riutilizzando la grafica e gli
acquarelli di Guido Minelli), al restauro delle tracce audio e alla masterizzazione Aurelio Citelli e Gianluca Lazzarin, di Elettroformati (Milano).
Dicembre 2020
Associazione Culturale Il Cantastorie on line
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