"Le radici con le ali. Franco Coggiola, vent'anni dopo":
un dvd realizzato dall'Istituto Ernesto de Martino con materiali video inediti e canzoni e un libretto con testi e fotografie
supplemento al n.25 della rivista "Il de Martino"
Un'idea di Stefano Arrighetti
Materiali video e montaggio: Claudio Cormio
Selezione dei testi: Antonio Fanelli
Progetto Grafico: Quartopiano studiodesign, Firenze
Grazie alla collaborazione di Vittoria Fiora, Sandra Boninelli, Maria Valeria Della Mea, Giovanni Chessa, Riccardo Schwamenthal e degli Archivi della Resistenza di Fosdinovo (Ms)
Stampato da Cd Star, Castenaso (Bologna)
Costo: 10 Euro
PER RICHIESTE http://www.iedm.it/
Indice del dvd (durata 70 min.):
1) "Via Melzo, 9", riprese in 16 mm di Nereo Rapetti (1979)
2) "Prima del Concerto", Torino, Teatro Alfieri, riprese di Isabella Ciarchi (1994)
3) "Intervista a Franco Coggiola", di Christian Lorre (Sesto Fiorentino, 1995)
4) Speciale: le canzoni cantate da Franco Coggiola
(1. Or che innalzato è l'albero, 2. Numi voi siete spietati, 3. Curagi fiöi, 4. Amore ribelle, 5. Miseria, miseria)
Per gentile concessione di Ala Bianca Srl/ Bella Ciao Srl
Indice del libretto (40 pp.):
ISTITUTO ERNESTO DE MARTINO, Introduzione
CLAUDIO CORMIO, Francis Ford Coggiola
CESARE BERMANI, Un intellettuale calato nell'oralità
Due scritti di FRANCO COGGIOLA:
Per un rilancio dell'Istituto
Consigli pratici per una buona registrazione di interviste e storie di vita
Ricordi e testimonianze di:
PAOLO PIETRANGELI, GIOVANNA MARINI, IVAN DELLA MEA, SANDRO PORTELLI, PEPPINO MAROTTO
Fotografie:
VITTORIA FIORA, RICCARDO SCHWAMENTHAL, GIANMARIA VERGANO
Dall'Introduzione:
Dopo vent’anni, ci siamo detti, è giunto il tempo per un ricordo collettivo di Franco Coggiola, il pilastro che ha retto per anni le sorti dell’Istituto Ernesto de Martino. Una buona e doverosa
occasione per riflettere sulle scommesse e le intuizioni di Franco e provare a fare qualche bilancio. Abbiamo iniziato a farlo, in una domenica di settembre a Piadena, in un luogo speciale, la
casa del “Micio” e della Lega di Cultura, ma ci siamo resi conto, ben presto, che la vita e le opere di Franco Coggiola mettevano a dura prova i nostri tentativi di razionalizzazione del suo
lavoro. Infatti, il suo straordinario e variegato impegno in qualsiasi ambito di attività dell’Istituto de Martino (la ricerca e la catalogazione, l’ideazione e la cura degli spettacoli, il
montaggio dei dischi e la programmazione editoriale, il lavoro culturale e l’ordito di relazioni e dialoghi umani e politici) non riesce a stare dentro a un libro o a un disco. Forse è l’Istituto
stesso, come laboratorio collettivo, la testimonianza vivente del lavoro e della vita di Franco Coggiola. Non a caso, l’unico testo sistematico e ragionato di catalogazione della nastroteca
dell’Istituto, realizzato nel 1986, grazie all’Università di Urbino, è una narrazione così fluida e intensa da somigliare più a una autobiografia collettiva stesa da Franco a nome di tutti,
piuttosto che a un impersonale e filologico inventario d’archivio.
“Le radici con le ali. Franco Coggiola vent’anni dopo” non è un’opera esaustiva che intende ripercorre in senso diacronico tutta l’opera di Franco Coggiola ma non è soltanto una raccolta di
ricordi e di testimonianze dei suoi amici e compagni più cari, è piuttosto il tentativo di mettere in evidenza alcuni degli aspetti più rilevanti e attuali del suo lavoro come ricercatore e
organizzatore di cultura. Il senso più intimo e profondo del dvd e della scelta dei materiali video è tratteggiato con acume e ironia da Claudio Cormio, mentre una riflessione ampia e critica del
lavoro di ricerca di Franco si deve all’articolo di Cesare Bermani che vi riproponiamo assieme a due testi dello stesso Coggiola che ci aiutano a fare il punto sulla storia dell’Istituto nel
passaggio da Milano a Sesto Fiorentino e a seguire un maestro della ricerca sul campo nel racconto degli aspetti più importanti del lavoro con le fonti orali. Infine, uno ‘speciale’: alcune
canzoni interpretate da Franco e pubblicate nei “Dischi del Sole”, impreziosite delle immagini (selezionate dalla moglie Vittoria Fiora, che ringraziamo con affetto) che lo ritraggono nella vita
e nel lavoro.
La capacità di Franco Coggiola di proiettare il lavoro dell’Istituto de Martino nel futuro è stata una vera e propria scommessa, in gran parte vinta. La memoria del canto sociale dopo l’oblio
degli anni Ottanta si è trasmessa ad altre generazioni diventando un patrimonio collettivo, mentre la ricerca con le fonti orali e la prospettiva della storia dal basso, dopo anni di polemiche e
di ostracismi, sono oggi una pratica consolidata sia della ricerca militante che di quella accademica. Se nel lungo periodo si possono cogliere questi importanti risultati, sempre invariata
resta, invece, la fatica quotidiana nel tenere assieme tutte le attività e le varie anime dell’“officina della memoria e della storia”, come amava chiamarla Ivan Della Mea. Al crescente e diffuso
interesse di giovani musicisti e di nuovi ricercatori fa da contraltare la perdita quasi irreversibile di interlocutori politici e l’attesa ormai vana di iniziative istituzionali coerenti e non
rapsodiche rispetto alle politiche culturali e al patrimonio immateriale. Ma con l’ostinazione, la passione e la tenacia di chi ci ha preceduto proseguiamo il nostro lavoro e ci prepariamo a
festeggiare i 50 anni di vita dell’Istituto de Martino, un traguardo speciale che dedichiamo con affetto e con riconoscenza alla memoria di Franco Coggiola
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