Sabina Dal Verme /M. Vittoria Cirillo Dal Verme

IL CORAGGIO DI ESSERE LIBERI

La vita partigiana di Luchino Dal Verme

 Edizioni ETS- Pisa – 2024 - pp. 232 - € 21,00

www.edizioniets.com

 

Sabato 22 febbraio 2025 alla Casa della Memoria di Milano è stato presentato il volume “Il coraggio di essere liberi” La vita partigiana di Luchino Dal Verme”

di Sabina Dal Verme con la collaborazione di M. Vittoria Cirillo Dal Verme e la prefazione di Marco Revelli.

Con l'autrice del libro hanno dialogato Claudio Jampaglia di Radio Popolare,  Primo Minelli Presidente ANPI di Milano, Leo Visco Gilardi e Guido Lorenzetti di ANED Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti di Milano, per ricordare un personaggio importantissimo nella storia del nostro paese.

Nato a Milano nel 1913 da una famiglia aristocratica lombarda, Luchino Dal Verme ha partecipato alla campagna di Russia. L’8 settembre 1943 ripara a Torre degli Alberi (PV) nella residenza di campagna e dopo mesi d’incertezze sceglie di diventare partigiano. È nominato prima Comandante della Brigata “Casotti” e in seguito Comandante della Divisione garibaldina “Gramsci”. “Maino” era il suo nome di battaglia derivato dalla sottomarca della famosa casa produttrice di biciclette “Legnano”.
Il 27 Aprile 1945 “Maino”, alla testa della Divisione Gramsci, è tra i primi comandanti partigiani ad entrare nella Milano liberata.
Dopo la guerra si è stabilito definitivamente a Torre degli Alberi impegnandosi per la difesa del territorio e in una continua e appassionata opera di testimonianza sulla guerra partigiana, soprattutto nei confronti dei giovani.

Nella prefazione Marco Revelli, storico, sociologo, giornalista e saggista per definire Luchino Dal Verme evoca figure come Primo Levi, Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli, grandi uomini abituati più a fare che a parlare.

Accomunati dall’essere testimoni di un tempo che “visse la catastrofe” degli anni ‘40 del ‘900 e che hanno assunto sulle proprie spalle il compito di raccontare affinché gli orrori di quei tempi non debbano più ripetersi.

Da qui la volontà di narrare e trasmettere la propria esperienza.

L’autrice nei primi capitoli segue un ordine cronologico, narrando le vicende del padre: l’infanzia e l’inquieta giovinezza, la disciplina militare all’Accademia di Lucca, la guerra con la campagna di Russia, fino alla giornata dell’8 settembre del ‘43 a cui è dedicato un intero capitolo. Quel giorno ha tracciato una linea di demarcazione tra un prima e un dopo nella esperienza di Luchino che lo porteranno a scegliere la vita partigiana.

La figlia Sabina insieme alla nipote Maria Vittoria hanno raccolto il testimone, tracciando un bellissimo e approfondito quadro del loro padre e zio con l’intento di offrire al lettore il senso più veritiero che può avere la biografia di un personaggio come Luchino: la trasmissione di un messaggio contro la rassegnazione, il fatalismo, l’allontanamento dalla vita pubblica che caratterizzano drammaticamente la realtà odierna. Ma il ritratto di Luchino Dal Verme non poteva essere completo senza il ricordo di Francisca Paravicini compagna fondamentale al suo fianco, a cui dedica parole d’amore pure e autentiche.

Il volume è arricchito da una parte documentaria e da immagini che descrivono i momenti della vita di Luchino e della famiglia Dal Verme a Torre degli Alberi, nell’Oltrepò Pavese, dove ha partecipato da protagonista alla Liberazione.

Nel dopoguerra, rifiutando ogni carica politica che da più parti gli viene proposta, avvia un’azienda zootecnica all’avanguardia da lungimirante imprenditore, contribuendo a sviluppare e sperimentare nuove forme di allevamenti avicoli e bovini nelle terre di collina e di montagna nel rispetto dell’ambiente.                                                                                   A introdurre la giornata dedicata alla presentazione del volume Claudio Jampaglia di Radio Popolare ed Aurelio Citelli autore del video “Le Cento Primavere di Maino”, prodotto dall'Associazione Culturale Barabàn, pubblicato sul canale youtube (di Barabàn) in occasione dei 100 anni di “Maino”, che ha dato una commossa testimonianza del suo incontro e le successive fasi della sua video intervista realizzata nel cuore dell’Oltrepò Pavese a Torre Degli Alberi. Luchino Dal verme si è spento nel 2017 all’età di 103 anni.

 

 

 Marzo 2025   

FESTA PER I 100 ANNI DI LUCHINO DAL VERME a TORRE DEGLI ALBERI con I CANTI PARTIGIANI del  "CORO INGRATO"