LUCA PAMPALONI
Il cuore a sinistra senza ruota di scorta
Memoria e liberazione su quattro ruote
Coedizione JacaBook/il GRandevetro- Milano - 2007-pp.168 - @ 14,00
Tel. 02.485615.20
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Luca Pampaloni è tra i fondatori dell’Associazione Vita Indipendente che opera in Toscana nell’ambito della disabilità. Dal 1998-99 ha dato vita al progetto “Modello per la costituzione di una Agenzia per la Vita Indipendente”, cofinanziato da Unione Europea, Regione Toscana ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Attualmente è responsabile dell’“Agenzia per la Vita Indipendente”, con sede a Scandicci (Firenze).
Lo abbiamo conosciuto ed incontrato in diverse occasioni in questi ultimi anni. Sempre presente a Fosdinovo al Festival della Resistenza “Fino al cuore della rivolta” e alle numerose iniziative
dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino (FI). Abbiamo passato pomeriggi e serate conviviali dove il canto e la musica erano il sottofondo acustico alla voglia collettiva di
comunicare non solo in forma verbale, ma con il cuore. È in questo ambito che siamo venuti a conoscenza del suo libro, scritto nel 2007, la cui lettura ci ha molto colpito. Abbiamo così deciso di proporlo ai visitatori del sito sconfinando dai temi specifici consueti come approfondimento
a carattere esistenziale.
Coloro che, come noi, non abituati ad una frequentazione con persone disabili, poco informati e in parte prigionieri di luoghi comuni ritiene questo mondo assai lontano.
Luca, con questo suo lavoro, ha voluto fortemente avvicinare e gettare un ponte su questa realtà. Colpito da una forma di disabilità piuttosto grave a seguito di una febbre cerebrale infantile, descrive in modo non convenzionale la sua esperienza.
Il libro induce a riflettere e testimonia la sua combattività e il legame con una lunga vicenda di conflitti e un ricco tessuto di affetti. È la narrazione di una vita attiva dove la dedizione per superare la disabilità si coniuga all’impegno civile e culturale. Il volume pone l’accento sul fatto che, nonostante le disabilità consistenti, si possono creare le condizioni affinché ciascuno abbia la possibilità di condurre una vita con un grado di libertà comparabile a quello di tutte le altre persone. Questo è anche il fine dell’Associazione Vita Indipendente ONLUS composta interamente da disabili che aspirano alla propria emancipazione. Fondamentale far sapere a tutti i cittadini e alle Istituzioni quali siano i costi reali che ciascuno deve sostenere per vivere con quel grado di libertà. Può apparire strano che, nonostante le molte pubblicazioni su queste tematiche, i costi reali che una persona disabile deve sostenere per vivere in modo libero e dignitoso non siano patrimonio comune di conoscenza. Il primo merito del libro è proprio quello di esporre tali problematiche risolvibili con la partecipazione e l’impegno sociale. Le appendici sull’argomento sono frutto di un lavoro collettivo dei soci della Associazione. L’immaginario collettivo rappresenta la figura del disabile come una somma di luoghi comuni che questo libro vuole portare alla luce e smentire proprio attraverso esempi tangibili di vita vissuta. Ma il racconto fa emergere un altro aspetto sostanziale, quello della voglia di vivere e di comunicare, unito alla volontà di mostrare gli aspetti positivi della vita piuttosto che soffermarsi sui problemi anche molto concreti e reali. Questo induce il lettore a individuare l’errore più grosso che la società possa fare: quello di non conoscere e ignorare. Altro elemento che il libro propone è una rilettura della Costituzione italiana dal punto di vista della disabilità. Anche questo merito non è trascurabile, perché in uno stato democratico la Costituzione è l’atto fondamentale che regola la vita collettiva e le relazioni non solo tra le Istituzioni, ma soprattutto tra queste e i cittadini. Questo approfondimento della Costituzione dal punto di vista dei disabili è affiancata da un esame dei principali documenti europei e internazionali.
Le caratteristiche del volume fin qui accennate costituiscono un testo straordinario di educazione civica, molto più che uno strumento giuridico per soli addetti ai lavori, a nostro avviso da diffondere tra la cosiddetta società civile a partire dalle scuole di ogni ordine e grado.
Febbraio 2018
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