IL POZZO DELLA MEMORIA ( a cura di Gastone Pietrucci)

 Atti del Convegno Nazionale - Jesi(AN) 18 giugno 2018                        La ricerca sulla cultura popolare orale marchigiana e il contributo de La Macina alla sua scoperta conservazione e diffusione.

Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche n°433 anno XXIX dicembre 2024 – pp. 132 – s.i.p.

 

Con piacere vogliamo segnalare un avvenimento importante per il mondo del canto e delle tradizioni popolari del nostro Paese di cui rimane segno tangibile con la pubblicazione degli Atti del Convegno, curata da Gastone Pietrucci, per le Edizioni dei Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche.

Il Convegno Nazionale svoltosi nel 2018 in occasione del 50mo anniversario del Gruppo di Canto Popolare La Macina, ha dato avvio ad una serie di iniziative per ripercorrere le tappe di un lungo cammino iniziato dal suo fondatore Gastone Pietrucci nel 1968. La nostra redazione ha partecipato al Convegno e a questo link potrete vedere e ascoltare alcuni interventi dei relatori che dalla loro viva voce descrivono l’incontro con Gastone Pietrucci animatore e fondatore de La Macina.

https://www.associazioneilcantastorieonline.org/jesi-convegno-macina/              La pubblicazione degli Atti racchiude tutta la storia del La Macina di Gastone Pietrucci con i numerosi interventi, testimonianze e ricordi di artisti, musicisti ed estimatori che hanno ripercorso le molteplici attività, le sinergie in ambito musicale, didattico, teatrale e di ricerca che hanno contribuito in modo rilevante a rivitalizzare la cultura orale marchigiana. Nell’indice: Gastone Pietrucci non altro che il canto1968-2018; Piero G. Arcangeli terra di canti, canti di terra; Guido Festinese Per Gastone e La Macina; Stefano Campolucci La tradizione musicale orale marchigiana incontra l’orchestra; Paola Ricci Gastone Pietrucci e La Macina dal popolo all’arte, dall’arte al popolo; Antonio De Signoribus L’anello forte della fiaba popolare ; Massimo Raffaelli Un pensiero per la Macina; Tiziana Oppizzi e Claudio PiccoliTracce di Memoria anticaIl nostro incontro con La Macina. Samuele Garolfi La Macina e il jazz; Allì Caracciolo quell’antico rito crudele; Marino Severini Il Gigante; Maria Novella Gobbi Gastone Pietrucci voce abisso; Laurita Pergolesi Il viaggio de La Macina nel mondo; Francesco Scarabicchi Un omaggio e un inedito a La Macina;

Carlo Cecchi Aria; Jonathan Giustini Collage come musica che va per l’aere; Stefano Santini Gastone e La Macina e l’arte contemporanea. Parte importante sono anche gli “Apparati”: Laura Cavassi il pathos della vista e dell’udito; Paolo Bravi Una voce da ricordare: studio sul vibrato nel canto di Lina Marinozzi Lattanzi: Giarmando Antonio Di Marti a Gastone Pietrucci voce delle voci.

Preziosi sono stati gli interventi musicali de La Macina durante il Convegno ambientato nella bellissima cornice di Palazzo Pianetti, nella Galleria degli Stucchi dove è esposto un dipinto di Lorenzo Lotto.

Un altro atteso appuntamento per il Cinquantesimo è stato il concerto del 14 settembre 2018 a Roma nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica che ha visto, tra gli ospiti, la partecipazione di Rossana Casale, Lucilla Galeazzi, Giovanna Marini e Sara Modigliani.

In agosto, la 33ma edizione del Monsano Folk Festival ha avuto come tema conduttore: Non altro che il canto ,1968-2018- I cinquant’anni d’arte e di passione de La Macina.

Con un valore aggiunto ai festeggiamenti si è unita la riedizione del volume curato da Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana nella Collana Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche. Canti e testi tradizionali raccolti nella Vallesina, Jesi, 1°edizione 1985. Questo libro dopo quasi quarantaquattro anni è uscito in due volumi come importante avvenimento editoriale, che conclude, veramente alla grande, le celebrazioni per i cinquant'anni di esistenza e di lavoro de La Macina. Tuttavia per l’occasione non poteva mancare una produzione discografica: Opus minus La Macina pietra su pietra, doppio CD antologico. Nella presentazione Allì Caracciolo scrive: Nel titolo convergono più significati che valgono a definire il senso della duplice raccolta di canti e ad affermarne, in chiave metaforica, le ragioni profonde

Questo lavoro decisamente anomalo, controcorrente, rigoroso, filologico, forse “non facile”, è sicuramente di grande interesse per chi voglia ulteriormente conoscere sino in fondo le potenzialità e le varie anime di questo gruppo che ha fatto la storia del folk revival italiano. Oggi questa formazione di grandi professionisti è riuscita a dare a La Macina, un nuovo sound, un nuovo volto, un nuovo respiro e festeggia insieme al fondatore, il ragguardevole traguardo del mezzo secolo di attività. A questi “attuali, indispensabili carissimi compagni di viaggio”Adriano Taborro, Marco Gigli, Riccardo Andrenacci, Roberto Picchio, Marco Tarantelli, Giorgio Cellinese” come li definisce Gastone, è dedicato il primo CD. Nel secondo CD si possono ascoltare le versioni prodotte da La Macina nelle sue fortunate collaborazioni, con il rock dei Gang, il jazz del Samuele Garofoli Quartet, con la musica sinfonica dell’Orchestra Giovanile delle Marche, diretta dal Maestro Stefano Campolucci, con lo “storico” Sperimentale Teatro A (S.T.A.) di Allì Caracciolo, con Marco Poeta e la sua “diabolica” chitarra a dodici corde. Partecipazioni folgoranti che hanno fatto crescere ulteriormente questo collettivo che non è rimasto chiuso nello steccato facile, accogliente e sicuro della musica popolare, ma lo ha fatto sperimentare, confrontare, comparare, rivisitare, contaminare con altri generi, con altri artisti. 

Nel 2003, all’uscita del primo volume della Trilogia di “aedo” malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, Guido Festinese in un articolo su World Music riconobbe l’importanza di questo nuovo corso: “Questo disco non è solo il capo d’opera di un maestro della cultura popolare che ha deciso di non avere alcun pudore a confrontarsi con la contemporaneità: è l’inizio di un nuovo viaggio […].” Il doppio CD Opus Minus La Macina pietra su pietra oggi dimostra che di strada questo formidabile gruppo ne ha fatta veramente tanta ed ancora il viaggio continua nel XXI secolo.

 

Gennaio 2025