A cura di LORENA ISABELLON
LE BERCEAU – NINNE NANNE DELLA CULTURA ALPINA
Edito in proprio dell’autore- Valle D’Aosta 2021
Questo volume è frutto di una grande passione dell’autrice per l’arte legata alla realtà dell’amore materno, Il titolo Le berceau- (dal francese la culla) ninne nanne della cultura alpina è una approfondita ricerca su questa forma primigenia e ancestrale di melodia rasserenante eseguita dalla voce della mamma o da un familiare.
Le ninne nanne si trovano nella cultura di tutti i popoli e la curatrice di questo volume, ha voluto evidenziare quelle dell’arco alpino, scavando negli aspetti più reconditi della maternità, partendo dall’importantissimo momento della nascita, quando il neonato accede alla vita.
Il libro è un’edizione limitata a 1000 copie e fornisce le traduzioni corrispondenti alle cinque lingue più diffuse della Comunità Europea: italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco.
Un appassionante racconto che mette in risalto la ninna nanna della cultura alpina come concentrato poetico e favolistico di piccole e grandi realtà di confine dei cinque paesi europei. Dedicato alla memoria di Rosina, madre dell’autrice, Le Berceau si pone come incontro tra cultura artistica, letteraria e storica, universi complementari che descrivono le varie realtà dell’amore materno, restituendo immagini che arrivano direttamente all’anima e al pensiero.
A questo progetto hanno aderito Musei e Centri culturali dell’arco alpino di Austria, Francia Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia, Svizzera e Ungheria con la collaborazione di 14 autorevoli studiosi.
L’elegante formato permette di apprezzare pienamente anche la parte iconografica con immagini di sculture, antiche culle intarsiate, disegni a china, vetrofanie, fotografie, ricami, dipinti, e tante altre forme espressive che hanno al centro la nascita e la maternità in tutto il suo concentrato favolistico, poetico, ma anche pratico.
Nel volume sono riportati i testi di una selezione di ninne-nanne provenienti da regioni che hanno in comune l'area geografica dell’arco alpino. Sono forme di una profonda e sentita religiosità delle genti di montagna, infatti parte degli esempi proposti sono caratterizzati da una componente magico-incantatoria trasferita sul piano religioso con invocazione al sonno e ai Santi, ma nelle ninne-nanne si possono trovare altri elementi e peculiarità. Come scrive Roberto Leydi nel suo saggio “I canti popolari italiani” nel capitolo dedicato alle ninne-nanne:” questi canti, inoltre, sono rivelatori di situazioni psicologiche e tecniche educative che ci rappresentano la società tradizionale in uno stadio di autonomia e specificità culturale non sempre delineabile attraverso il repertorio comunicativo più moderno od ormai meno legato a precise ed elementari funzionalità”. E ancora:” attraverso la ninna-nanna, poi, era offerta alla donna un’occasione di sfogo non altrimenti possibile all’interno della società contadina tradizionale. Ciò spiega in parte perchè tanto spesso le ninne nanne, contro l'opinione corrente, non abbiano testi lieti e sereni e musicalmente si connotino come veri e propri lamenti, anche disperati”
Per ulteriori approfondimenti l’opera è corredata da una nutrita bibliografia, una parte dedicata alle fonti iconografiche e un tocco di modernità è rappresentato dal lungo elenco di siti internet che si possono visitare per ulteriori osservazioni sull’argomento, compreso quello dell’autrice dove si possono scoprire i suoi numerosi interessi artistici.
Dicembre 2021
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