DE QUELQUES MORCEAUX DE LA FANFARE INVISIBLE
Opuscolo ciclostilato autoprodotto
L’opuscolo che proponiamo rappresenta, a nostro avviso, la versione aggiornata dei “canzonieri popolari” novecenteschi ampiamente diffusi sia nelle campagne che nelle città per la divulgazione delle idee socialiste e anarchiche attraverso il canto. I luoghi, le osterie, all’epoca costituivano uno dei principali momenti, se non talvolta l’unico, della socialità delle “classi subalterne”, (termine ormai relegato nella soffitta della storia n.d.r.). All’epoca nelle osterie era consuetudine che dopo le conversazioni-discussioni si passasse a cantare magari accompagnati dalla chitarra sempre presente nel locale appesa alla parete con un chiodo. La musica che li accompagnava contribuiva a trasformare il canto in efficace mezzo di propaganda. Il più conosciuto tra i canzonieri fu quello del socialista Arturo Frizzi (Mantova 1864-1940) che nei primi anni del novecento, con una tiratura di 2000 copie stampò l’edizione popolare che porta il suo nome del Canzoniere popolare illustrato. Cesare Bermani e Filippo Colombara parlando diffusamente della “propaganda elementare”, in Cento anni di socialismo nel Novarese (ed. DUEGI 1992) affermano che i canzonieri sociali furono uno dei maggiori veicoli di circolazione dei canti sia socialisti sia anarchici e, almeno fino all’avvento del fascismo, hanno costituito un fatto culturale unitario della classe proletaria. Questo opuscolo, scritto interamente in francese, ricorda questo tipo di promozione canora e culturale con una apertura però alla piazza virtuale e alla rete.
Dal manifesto di presentazione:” Perché viviamo un'epoca preoccupazione e tristezza in cui la consapevolezza della complessità del mondo ci porta in
impotenza, dove il futuro rivela minacce pesanti, abbiamo deciso di impostare le condizioni per una resistenza gioiosa , in grado di condensare il
tessuto sociale…
principianti o musicisti esperti, giovani, vecchi, animati dal desiderio di partecipare ad un progetto congiunto di resistenza, lotte, feste, e scambi in solidarietà musicale con i
movimenti sociali, che risveglino la nostra capacità di agire avviando "la fanfara invisibile". Il gruppo è presente anche su Facebook e rimanda ad un sito: http://lafanfareinvisible.fr/ dove si possono ascoltare tutti i canti presenti nel libretto e proposti da fanfare regionali che si ispirano ai valori espressi dai vari brani: L’Estaca, Bella ciao, la Semaine Sanglante,El Pueblo Unido, Le chants de Marais, Esperanza, Du Mouvement Social, Piazza Fontana, La Machnovtchina, Mana Mou Hellas, La Mararazza, This
Land is Your Land, Le Chant de la Solidaritè/ Du Front Uni, Dirty Old Town, Alabama Song, Le Chant des Ouvrieres, Le Dal, Hasta Siempre, La Valse Russe, Tammuriata Nera, Batumambe/Das Model, Le Train de 7h40/A Cimma, La Java Des Bombes Atomiques, Let The Sunshine In. Dai titoli è chiaro il carattere
internazionale e multietnico della Fanfara Invisibile e auspichiamo in futuro ulteriori Canzonieri
Febbraio 2019
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