Giuliano Biolchini - Claudio Vezzali (a cura di)
Musiche per balli popolari del XVII sec.
Da un manoscritto originale del XVII secolo musicato nel tempo, contenente ogni pagina la musica di un ballo
Independently published –Bologna - 2024 – pp. 42 s.i.p.
con accluso CD
Info: giuliano.biolchin@gmail.com
Questa pubblicazione ha la sua origine nel territorio modenese, dalla monumentale raccolta documentaria e bibliografica di Albano Sorbelli (Trentino di Fanano (Mo), 1875 –Pavullo nel Frignano (Mo), 1944) che acquistò il manoscritto da una libreria antiquaria come attesterebbe la descrizione dattiloscritta allegata allo stesso documento, che specifica pure il suo prezzo d'acquisto, 100 lire.
La presente opera, puntualmente curata e commentata da Giuliano Biolchini e Claudio Vezzali ha il pregio di essere finalmente destinata alla divulgazione. Il libro offre al mondo degli studi etnomusicologici occasioni per ulteriori stimoli di approfondimento e ribadisce l'importanza nelle ricerche di musica popolare, nell’esplorazione archivistica soprattutto, ma come in questo caso se felicemente supportata dalle musiche, ben 15 brani, nell’accluso CD.
L'opera di curatela del manoscritto è opportunamente introdotta da utili e articolate considerazioni, che consentono di addentrarsi nella tematica del ballo popolare, oggi di rilevante attualità.
Tra i temi affrontati dai curatori di non secondaria importanza è la questione relativa ai concetti di popolare e di colto, che non sempre si rivelano esaustivi alla luce dello stato attuale delle ricerche, in modo particolare per le fonti scritte derivanti da produzioni non popolari, ma riferite al popolare, sulle quali si rileva la necessità di studi e analisi interdisciplinari.
La musicologia colta del resto, si è sempre poco interessata al repertorio popolare, considerandolo minore, se non poco significativo. Oggi invece c'è la consapevolezza che un atteggiamento più attivo può condurre a individuare più precisamente il rapporto tra i diversi livelli colto-popolare, cui va aggiunta anche una fascia di livello intermedia, che si potrebbe definire semi-popolare o semi-colta. Secondo Biolchini e Vezzali, occorre prendere atto che da tempo sono stati riscontrati ed esistono esempi consolidati di tipo documentario e rapporti e interscambi tra mondo popolare e mondo colto.
Inoltre cosa molto importante è l'analisi proposta delle melodie che prende in considerazione il rapporto che sussiste tra musica, poesia e danza. La relazione tra queste tre distinte discipline offre lo spunto per ipotizzare una possibile modalità di memorizzazione della melodia da parte di suonatori popolari, basata sull'accentuazione ritmica del verso poetico, indubbiamente utile per chi, nel contesto di una cultura prevalentemente orale, non possedeva strumenti elementari per la lettura e la scrittura su pentagramma. Interessanti si dimostrano le analisi incentrate sulle tradizionali feste popolari con musiche e danze, varietà delle denominazioni dei balli, spazi, occasioni, nonché sugli efficaci apparati iconografici che richiamano e incoraggiano studi di antropologia dell'arte.
Altro elemento importante che questo studio offre sono le ulteriori fattori di conoscenza e di dibattito sulle affascinanti tematiche delle musiche per balli e della vasta e composita creatività popolare.
Nel pregevole CD allegato si trovano 15 esempi di balli tratti dal manoscritto originale ed eseguiti da Giuliano Biolchini, chitarra; Claudio Vezzali, violino e violino tenore; Marco Mainini, piva.
Ottobre 2024
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