INTERVISTA A FRANCO TRINCALE 2009
Gianfranco Donadio intervista Franco Trincale, eccellente rappresentante della nobile tradizione dei cantastorie siciliani, di cui è rimasto uno degli ultimi epigoni. Le sue canzoni, come da tradizione, sono in massima parte ispirate a eventi di attualità, tanto che lo stesso autore definisce il suo lavoro "giornalismo cantato". Le sue esibizioni denunciano ingiustizie sociali e l'operato dei "potenti". Vicino alle posizioni del Movimento operaio degli anni '70, Trincale spesso si è esibito nelle fabbriche in occasione di scioperi. Nel dopoguerra si trasferì a Milano e, per diversi anni, si è esibito nei pressi del Duomo e, dal 1992, in Piazza San Babila con testi che narravano le vicende di "mani pulite", fino a quando, nel 2002, un'ordinanza comunale (che vieta l'uso di amplificatori per «molestia alla cittadinanza e disturbo alle attività») gli ha impedito le esibizioni. E' stato citato negli atti del processo SME come cantastorie che "si porta presso la piazza del Duomo ogni fine settimana per vendere materiale diffamatorio, altresì arringando i numerosi presenti con ulteriori diffamatorie prospettazioni". Nel 2008, Franco Trincale ha ottenuto dal Consiglio dei Ministri la concessione del vitalizio della Legge Bacchelli, per aver "saputo utilizzare significativi elementi di cultura popolare legando il proprio lavoro artistico con la storia di movimenti sociali".
MUSEO DELL GIOSTRA DI BERGANTINO
Tour virtuale
SEGNALIAMO UN INTERESSANTE SAGGIO, tratto dal sito www.carmillaonline.com
diviso in due parti, dal titolo
LA CULTURA ALTRA E L'INTELLETTUALE ROVESCIATO
di FIORENZO ANGOSCINI dedicato alla figura di GIANNI BOSIO
www.carmillaonline.com/2017/08/22/la-cultura-altra-lintellettuale-rovesciato-parte/
Il 19 settembre 1899 nasce a Bagheria, in provincia di Palermo, Ignazio Buttitta
con Mauro Geraci
Mauro Geraci. nato a Palermo nel 1962, dal 2005 è Professore Associato presso la Facoltà di Scienze della Formazione e oggi presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, della
Formazione e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina, per il settore disciplinare M-DEA/01 Discipline demo-etno-antropologiche.
Oltre a collaborare alle pagine culturali dei quotidiani Il Messaggero e Il Manifesto di Roma e La Sicilia di Catania, nel 1997 è stato chiamato a far parte del Coordinamento redazionale del
semestrale Archivio Antropologico Mediterraneo, realizzato dall'Istituto di Scienze Antropologiche e Geografiche dell'Università di Palermo, nonché come consulente, per conto della casa
discografica americana Rounder, per la cura dei documenti folklorici siciliani della raccolta etnomusicale Lomax-Carpitella.
E' stato coordinatore scientifico del Museo antropologico del brigantaggio di Itri, ha svolto, per la Regione Lazio, ricerche sul campo nei paesi dei Monti Lepini tese a documentare l’azione
rituale delle Confraternite religiose durante la Settimana Santa a Priverno (Latina), e la presenza di repertori narrativi orali sulla vita dei briganti operanti in territorio laziale tra il
XVIII e il XIX secolo. Nel 2000 è stato chiamato a partecipare al Progetto Finalizzato del Consiglio Nazionale delle Ricerche per il «Rilevamento e la schedatura delle feste popolari in Italia».
Dal 1993 membro dell'Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche, ha anche svolto, presso numerosi istituti scolastici nazionali, corsi di aggiornamento per insegnanti e
sperimentazioni didattiche relative alle tecniche comunicative e conoscitive dei poeti-cantastorie.
Dal 2002 a oggi ha avviato nei contesti urbani dell’Albania post-socialista una nuova indagine antropologica tesa a rilevare, nel notevole fermento editoriale oggi presente nel Paese, le immagini ricorrenti nella più recente letteratura albanese, quali strategie retoriche e simboliche tese al controllo della memoria collettiva, alla rivisitazione del passato nei nuovi processi di formazione e consolidamento dello Stato nazionale. In particolare, il suo interesse antropologico si concentra nella riproposizione di un mosaico interpretativo di tipo “prometeico”, centrato cioè sulla concezione di una nazione dalla vincente perdita diversamente avanzata nell’attuale fenomeno letterario ed editoriale albanese; mosaico che gioca un ruolo di primo piano nella ridefinizione della memoria storica del Paese, in rapporto alle più recenti trasformazioni politico-sociali. In questa prospettiva di ricerca dal 2011 ha svolto una intensa e specifica attività didattica (seminari e corsi di antropologia culturale) presso la Facoltà di Arte e Design della Polis Universiteti di Tirana (International School of Architecture and Urban Development Policies).
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-01b2641a-51b1-432d-a391-a87178d8fc9c.html
Un video in ricordo di Raffaele Nobile, violinista, cantastorie recentemente scomparso
SESTA SERATA SICILIANA IN LOMBARDIA del 14 Dicembre 2019 al Teatro Guanella di Milano
consegna della targa alla carriera al cantastorie siciliano Franco Trincale è stata il momento più emozionante della serata. Il premio è stato istituito dalla F.A.Si. per non far perdere le tracce di tante personalità che con loro apporto culturale e sociale hanno fatto grande Milano, la Sicilia e la Lombardia.
ETTORE "BANI" LOSINI
Nasce l’UNIONE CANTASTORIE,
per una realtà che sopravvive.
Una bellissima notizia di questi giorni giunge dal centro del Mediterraneo, nasce l’Unione Cantastorie, un coordinamento di Associazioni Culturali del Sud che raggruppano altrettanti Cantastorie siciliani, calabresi e non solo.
L’incontro del 25.03.2017 nella cittadina etnea di Paternò (CT), patria indiscussa dei Cantastorie del secolo scorso, ha visto confluire numerosi cantastorie siculo – calabri che si sono ritrovati nel Teatro del Museo Casa del Cantastorie per unirsi e creare le basi di un progetto comune, rispondendo all’invito di Franco Occhipinti, Presidente dell’Associazione ragusana “Gli Ultimi Cantastorie” e di Cettina Busacca figlia d’arte della famiglia dei più famosi Cantastorie siciliani,
Dall’incontro è nata subito la consapevolezza di manifestare una bellissima realtà: Il Cantastorie sopravvive!
L’incontro si è concluso con un bellissimo spettacolo che ha visto alternarsi sul palcoscenico del Teatro 12 Cantastorie che hanno manifestato la loro arte, le loro diversità di stili e le loro storie, tra la tradizione e l’innovazione.
Nei giorni successivi all’incontro, spontaneamente e con grande interesse, si è messa in moto una macchina organizzativa che ha visto, a meno di un mese di distanza, nascere l’Unione Cantastorie.
E’ stato costituito un Consiglio Direttivo che vede al suo interno Cantastorie dello spessore di Nonò Salamone (Sutera, CL), Alfio Patti (Catania), Cettina Busacca (Paternò, CT), Sara Cappello (Palermo), la regista Luana Occhipinti (Ragusa), Fulvio Cama (Reggio Calabria) che ricopre il ruolo di Direttore Artistico e Franco Occhipinti (Ragusa), nel ruolo di Presidente.
Un gruppo di tutto rispetto che rappresenterà l’Unione Cantastorie e che già dalle premesse sarà veramente una grande casa aperta a tutti siano essi Cantastorie siciliani, italiani o del resto del mondo.
Da come emerge dal documento sottoscritto e divulgato, si capisce che il progetto è ambizioso e punta a diventare da subito una realtà artistico – culturale di levatura mondiale che certamente farà parlare di sè attraverso le storie plurimillenarie e le tradizioni che il Cantastorie rappresenta, ma soprattutto attraverso la formale presentazione della candidatura del Cantastorie a Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Sarà quindi una piacevole sorpresa rivedere nelle piazze, nei teatri, nei borghi, nei castelli della nostra terra, ancora in scena la figura del Cantastorie che sopravvive dai tempi immemorabili quando Omero cantava l’Iliade e l’Odissea.
Il progetto prevede la realizzazione di Festival e Rassegne, laboratori e mostre, convegni ed una serie di attività legate alla salvaguardia ed alla rivalutazione della figura del Cantastorie a 360°, nella consapevolezza che ciò appartiene alla più pura identità territoriale di una terra che ha anch’essa bisogno di riscatto e di rinascita, e che cerca di farlo con un’arte antichissima che tutto il mondo ci invidia.
Una grande casa quindi aperta a tutti, Cantastorie e non, perché chiunque vuole contribuire alla crescita del progetto può farlo, da artista o da semplice collaboratore, entrando a far parte dell’ Unione Cantastorie con una semplice richiesta di adesione.
L’adesione è gratuita e libera e basta compilare una scheda di accesso che presto verrà divulgata attraverso i canali dedicati sul web e non comporta alcun impegno se non il sostegno all’iniziativa fosse esso anche solo morale.
La nascita dell’Unione Cantastorie è sì una bellissima notizia quindi che punta, in un mondo sempre più globalizzato e distratto, ad un’eccellenza di cui tutti noi dobbiamo andare fieri e verso la quale tutto il mondo, volente o nolente volgerà il proprio sguardo.
LABORATORIO MUSICALE "LE ORIGINI DEL RAP" a cura di Pietro Ariotti
Nel 1980 il musicologo Mauro Balma e l'antropologo Paolo Giardelli, tuttora in attività,
realizzarono per la sede regionale ligure della RAI questo documentario, andato in onda il 5 febbraio 1981 per la serie "Memoria popolare".
Scendendo per la val Trebbia con il sottofondo di canti polifonici locali, i nostri
incontrano un mugnaio, le pelli di talpa cacciate su commissione dagli specialisti della zona (come il fisarmonicista Dante Tagliani), il giovanissimo coltivatore di patate Alessandro Barbieri
(oggi tecnico TV in loco) che racconta una favola in dialetto, il pifferaio Agostino Orsi "Stinollo" di Rovaiolo Vecchio (maestro di ance di Roberto Ferrari), un matrimonio animato da un giovane
Bani e un giovanissimo Franco Guglielmetti, una delle ultime feste a cui suonava Ernesto Sala con Giacomo Davio "Mini" e le case abbandonate al Connio di Carrega, e infine il museo contadino
ospitato per anni a Carrega Ligure presentatoci da un giovane don Luciano Maggiolo... Un documento molto rappresentativo che ci aiuta a collegare la storia dei pifferai e canterini storici,
allora scoperti da pochi anni dai ricercatori, con la realtà contemporanea.
Digitalizzazione a cura de lo Stivale che Balla.
(Richiesta di autorizzazione alla riproduzione a RAI Liguria del 12 gennaio 2015.)
Una nuova dimensione del lavoro e della comunicazione del Circolo Gianni Bosio: la piattaforma podcast I Giorni Cantati
Qui si possono ascoltare progetti di ricerca, musica popolare, materiali d’archivio, cicli d’ascolto, registrazioni di eventi e moltissimo altro.
Canti e storie del Maggio
Roma Forestiera: Musiche e storie di migranti a Roma (prima puntata)
Lezioni sulla ballata: Il testamento dell’avvelenato (prima puntata)
Presentazioni: Storia intima delle Grande Guerra. Un libro di Quinto Antonelli
Combat Rock: primo episodio – Terra d’Eroi e Santi senza peccato
Il podcast verrà aggiornato periodicamente con nuove proposte e materiali.
www.igiornicantati.wordpress.com
DIAR MUSE - ARCHIVIO ETNOGRAFICO SICILIANO
La Fondazione Ignazio Buttitta, in partenariato con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e l’Associazione Folkstudio di Palermo, con il contributo del MIUR – Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, ha realizzato il progetto DIAR MUSE – Digitalizzazione e schedatura dei materiali nastrografici del Folkstudio e dell'Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari di Palermo, finalizzato alla digitalizzazione del materiale audio e alla realizzazione di applicazioni web per la catalogazione e fruizione dei formati digitali di parte dei documenti sonori dei due archivi.È stato inoltre attivato il sito web www.archivioetnograficosiciliano.it
PAOLO ZARCONE - cantastorie di Bagheria (PA)
Cari amici e care amiche di RadioEmiliaRomagna, il protagonista di cui vi raccontiamo oggi si chiama Lorenzo De Antiquis, ed è considerato uno dei più grandi cantastorie italiani. La sua vicenda e il suo mestiere, oggi pressoché dimenticati, sono stati rievocati con passione dal regista Matteo Bellizzi, che dall’incontro con una delle figlie di De Antiquis, Edda, detta "Dedi", ha tratto un audiodocumentario emozionante, intitolato "Il re dei cantastorie". Grazie alla disponibilità del regista, della protagonista e del sito "Docusound", che lo ha pubblicato in anteprima (www.docusound.it/?action=detail&id=7), ve ne proponiamo l’ascolto integrale, diviso in tre puntate e introdotto dalla breve scheda biografica che potete leggere su questa pagina.
PRIMA PUNTATA
http://www.radioemiliaromagna.
SECONDA PUNTATA
http://www.radioemiliaromagna.
TERZA PUNTATA
http://www.radioemiliaromagna.it/programmi/protagonisti/lorenzo-antiquis-cantastorie-2.aspx
SANTARCANGELO DI ROMAGNA 1985
FIERA DI SAN MARTINO
ANTOLOGIA TOSCANA 1 E' uscito il primo volume: LA CASTELLANA DI VERGI, il poema francese del XIII secolo e il primo poemetto popolare in ottava rima cantato in piazza da un anonimo cantastorie fiorentino. "O gloriosa o vergine pulzella - i' vo' la grazia tua adimandare - e dir per rima una storia novella, - per dare essemplo a chi intende d'amare, - d'un cavaliere e d'una damigella - d'un nobile legnaggio e d'alto affare, - sì come per amore ciascun morìe - e 'l gran dannaggio che poi ne seguìe
DAL SOCIAL NETWORK FACEBOOK SEGNALIAMO UNA INTERESSANTE PAGINA DEDICATA ALLA MUSICA POPOLARE
AMICI A CUI PIACE MUSICA POPOLARE
https://www.facebook.com/groups/1542909159360543/
GRUPPO PUBBLICO DOVE VENGONO PUBBLICATI FILMATI RIGUARDANTI LA MUSICA POPOLARE
FEDERICO BERTI
L'ECCIDIO DI RONCASTALDO
http://www.federicoberti.it/documentari-eccidio-roncastaldo/
Federico Berti, cantastorie, pubblica sul suo sito quotidianamente ballate, racconti, interviste ecc.
Il tutto si può vedere su www.federicoberti.it navigando nelle diverse sezioni oppure ricevere direttamente gli aggiornamenti iscrivendosi alla sua news letter gratuita
Pubblicato il 19 gen 2015
"i poveri si assomigliano in tutto il mondo: in cosa si distinguono i cafoni dai mugik, dai kulis, dai peones, in niente;
è un altro modo in comune di sfuggire alle sciagure, alla disperazione, è il ricorso alla favola, alla magia dei sogni.
(da "Fontamara" di Carlo Lizzani)
Un documentario di 54 min suddiviso in 5 blocchi (puntate) che contestualizzano, attraverso immagini di repertorio, ricerche, film e video inediti, le storie e i racconti dei principali
cantastorie di Paternò all'interno del proprio spaccato storico. Immagini raccolte mollica dopo mollica e montate insieme in una narrazione non lineare. Un lavoro per metà politico e per metà
biografico, un viaggio in Sicilia attraverso le vicessitudini di questi artisti, le loro storie e la loro poesia.
di Andrea Coppola (2014)
credits disponibili direttamente sul video puntata per puntata.
questo è uno dei contributi dei ricercatori della Casa Museo Cantastorie.
prima puntata: cuntastorie e cantastorie - garibaldi arriva a Palermo.
seconda puntata: il mestiere del Cantastorie, Nino busacca, Paolo Garofalo, Vito Santangelo.
terza puntata: Cantastorie e mafia - dal bandito Giuliano alle minaccie a Ciccio Busacca.
quarta puntata: omaggio a Ciccio Busacca, Re dei Cantastorie.
quinta puntata: la nostra piazza, la piazza dei paternesi con Ciccio Rinzinu, Paolo Garofalo e Vito Santangelo.
FESTIVAL DEI CANTASTORIE DI CASTELLARQUATO IN PROVINCIA DI PIACENZA
TRATTO DA LA SETTIMANA INCOM 23/08/1962
INTERESSANTE DOCUMENTO CON LA PRESENZA DI ALCUNI CANTASTORIE DELLA TRADIZIONE - COMMENTO BANALE TIPICO DELL'ISTITUTO LUCE
E'on line "Caterina Bueno. Inventario del fondo documentario" a cura di Pamela Giorgi, Fabiana Spinelli e Serena Masolini,
sul sito del Consiglio Regionale della Toscana, con articoli di Pietro Clemente e Maurizio Agamennone:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub4013.pdf
LA PATRIA DEI CANTASTORIE E' IL MONDO INTERO
...E LAMPEDUSA PARI FUSSI EUROPA... di Mauro Geraci
E’ nata nel 2002 dalla commistione di svariate esperienze e competenze, il cui scopo sociale è la promozione e la realizzazione di spettacoli teatrali, convegni, manifestazioni artistiche, musicali, folkloristiche e letterarie, che abbiano carattere educativo.
Si propone in particolare la promozione di iniziative atte a sviluppare una maggiore coscienza socioculturale nel territorio cittadino, la produzione e la divulgazione di libri, materiali audiovisivi e multimediali ai fini culturali e di ricerca, la promozione ed attuazione di corsi e laboratori teatrali e didattici a carattere professionale o artistico, nonché lo svolgimento di qualunque altra attività affine a quelle sopraelencate.
Viaggiolento è un'esperienza che prende vita, ogni anno, nel Parco Nazionale del Pollino. Una passeggiata fatta rigorosamente a piedi con Biagio Accardi (cantastorie) insieme alla sua asina Cometa Libera. Un viaggio che nasce con l'esigenza di sottolineare la necessità di rallentare, di tornare a ritmi più umani, perché questo progresso così sfrenato non si sa dove ci sta portando. Un vero e proprio elogio alla lentezza ...credo che si sia tempo di andare più lenti.
TRASMESSO IN DIRETTA STREAMING IL 12 GIUGNO 2014
IN COLLABORAZIONE CON LA CASA DEL CANTASTORIE DI PATERNO' (CT)
OSPITI DUE CANTASTORIE D'ECCEZIONE:
MAURO GERACI E FORTUNATO SINDONI.
Nella lunga e avvincente intervista i due cantastorie propongono la loro chiave di lettura sulla antica ma quantomai attuale professione. Non la figura romantica e sbiadita del
menestrello che canta ballate ormai desuete, ma "artigiani della comunicazione" che selezionano dalla realtà le contraddizioni le elaborano in chiave personalissima e le trasmettono al pubblico
in forma musical poetica.
Durante l'intervista potrete ascoltare due loro composizioni. Buon ascolto
Come ogni anno, la presenza delle comunità Rom della Calabria alla festa dei SS. Cosma e Damiano a Riace (RC), si fa sentire con il suono rituale e votivo della tarantella.
Caratterizzano la processione, gli ex-voto portati in processione e i vestiti votivi che richiamano lo stile e i colori di quelli indossati dai santi.
"Trallalero" regia Renzo Trotta
prodotto dalla sede Rai Liguria nel 1979 grazie ad Arnaldo Bagnasco
Pubblicato in data 09/feb/2014
1979, Genova, Edward Neill, il professore del trallalero, etnomusicologo ci accompagna in un breve viaggio sulla via del trallalero genovese
Il documentario di Salvatore Monelli : Ignazio Buttitta e i cantastorie siciliani è un viaggio storico-antropologico nella Sicilia del dopoguerra.
Le poesie rivoluzionarie di Buttitta vennero portate nelle piazze siciliane dai cantastorie promuovendo quel tanto desiderato riscatto popolare di cui la Sicilia aveva ed ha ancora oggi
bisogno.
Le rivoluzionarie storie, scomode per i poteri dominanti del tempo (Mafia e Stato), gridavano nelle piazze le ingiustizie sociali a cui i lavoratori dovevano sottostare.
La complementarietà tra chi deteneva i mezzi di produzione(i feudatari terrieri) e il braccio armato dislocato nel territorio (la mafia) è il nodo focale del documentario.
Testimonianze di rilevo sono quelle di Ciccio Busacca (cantastorie) e dello storico Giuseppe Casarrubea le quali si intrecciano nel filone narrativo delle stesse storie scritte da Ignazio
Buttitta
https://www.youtube.com/watch?v=qclezoOpCZ8&feature=youtu.be
Associazione Culturale Il Cantastorie on line
sede: Milano - viale Beatrice d'Este 39
CF.97929380158
mail asso.ilcantastorieonline@gmail.com