7 FEBBRAIO 2022: BUON COMPLEANNO OTELLO!
Il 7 febbraio Otello Sarzi avrebbe compiuto 100 anni. Era nato a Fiorette di Vigasio in provincia di Verona nel 1922.
In occasione di questo anniversario come nostro omaggio alla figura di questo Maestro, innovatore del teatro di animazione, pubblichiamo un breve video, ritrovato nel nostro archivio e girato in VHS, che contiene alcuni spezzoni che documentano il recupero di parte del materiale di Sarzi che era depositato presso l’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia.
Mattino di sabato 14 DICEMBRE 1996 ORE 8, Ospedale Psichiatrico di Reggio Emilia sezione “Lombroso”. Con piccone e pala è stato abbattuto il muro che ostruiva l’ingresso del padiglione Lombroso nel quale erano depositati i materiali di Otello: burattini, pupazzi, fondali, baracche, manifesti, locandine e altro materiale che, dopo anni di segregazione, sono stati “liberati”. Il muro era stato eretto su disposizione dell’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia con l’intento di custodire e preservare il materiale dopo che si erano verificati furti e ripetuti atti di vandalismo.
Rimosse le macerie, in uno stato di abbandono, coperti dalla polvere, con resti di fuochi accesi con materiale cartaceo e ligneo, sono apparsi appesi a delle strutture metalliche burattini, pupazzi e recuperato diverso altro materiale in uno stato molto deteriorato.
Tutto il materiale è stato portato a Bagnolo in Piano, a pochi chilometri da Reggio Emilia a disposizione della Fondazione Sarzi affinchè possa essere restaurato e per quanto possibile riutilizzato.
A proposito del recupero del materiale di Otello Sarzi, Cesare Cattani ci scrive:"il recupero dei materiali di Otello dai padiglioni - erano almeno due - dell'Ospedale Psichiatrico San Lazzaro fu un vero e proprio "tormentone" che giunse a buon fine grazie all' opera del geometra Masini che all' epoca faceva parte della direzione del San Lazzaro. Ma ci volle più di un anno. Forse due. Sono passati 26 anni e la memoria ... Ma gli approcci, i contatti, le ricerche di referenti socialisti, comunisti, democristiani, cani sciolti ecc. furono più che snervanti. Intanto nei due padiglioni-reparti avevano preso dimora fissa immigrati, clandestini e vagabondi. Questi usavano le scene, le stoffe della baracca e degli arlecchini (nel senso di parti alte del boccascena), le quinte come giacigli. A parte c' erano i vari escrementi, bottiglie, lattine, vestiti e scarpe. Molte creazioni in gommapiuma erano divorate dai topi. Fu Masini che come primo intervento fece murare le finestre e le porte dei padiglioni. Poi, campa cavallo, si arrivò finalmente pure al recupero. Ma diverse cose furono immagazzinate nei magazzini comunali di Bagnolo, alla rinfusa. E dettero da divertirsi questa volta ai topi di Bagnolo. Tra l'incendio del padiglione a Roma negli anni '50, quello di casa Cervi, altri due incendi e i topi reggiani il materiale attuale di Otello rimasto è forse il 50% di quello realizzato.
Per un approfondimento sulla figura di Otello rimandiamo al sito della Fondazione Famiglia Sarzi www.fondazionefamigliasarzi.it
Lo scorso mese di ottobre nel ventesimo anniversario della sua scomparsa abbiamo pubblicato un ricordo apparso a suo tempo sulla rivista di tradizioni popolari Il Cantastorie e alcuni momenti di uno spettacolo presso il circolo Arci Corvetto di Milano del 1999.
OTELLO SARZI - IL CANTASTORIE ON LINE (rivistailcantastorie.it)
ALCUNI FERMO IMMAGINE DEL VIDEO
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