Giovanna Iris Daffini oggi 22 aprile 2014 avrebbe compiuto 100 anni
Una delle figure di primissimo piano nel mondo delle interpreti del canto popolare è senza dubbio Giovanna Iris Daffini. Nata a Villa Saviola
(Mantova) nel 1914 e vissuta a Gualtieri (Reggio Emilia), dove morì nel 1969. Giovanna cominciò da giovanissima a suonare come ambulante, Lavorando durante la stagione della monda come risaiola
nel Novarese-Vercellese apprese tutto il repertorio delle mondine; in seguito arricchì il suo repertorio con canzoni popolari e di lotta sociale. Sposatasi con Vittorio Carpi, che suonava il
violino in orchestre lirico-sinfoniche, continuò con lui a suonare e cantare nel corso di feste, matrimoni e fiere. Gianni Bosio e Roberto Leydi la incontrarono nel corso delle loro ricerche sul campo nel 1962. Riconosciuta dagli studiosi come voce della risaia, passò dal ruolo
di informatrice a quello di cantante professionista al fianco del Nuovo Canzoniere Italiano, partecipando agli spettacoli di Bella ciao e Ci ragiono e canto. Il suo stile canoro possedeva le
tipiche asperità popolari che qualcuno ha voluto definire "eversive" perché, dentro il loro timbro, aspro e corrosivo, portavano quell'aggressività antagonista che sembrava una esplicita metafora
della lotta di classe. Non a caso è stata la più imitata fra le protagoniste del folk revival e curiosamente ammirata dalla generazione del rock più antagonista, che a metà degli anni
Novanta ne ha riscoperto la figura come una "madre punk" ante litteram. L'amata genitrice rivive oggi nel lavoro di divulgazione portato avanti dall'Archivio Nazionale "Giovanna Daffini" a
Motteggiana (MN). A lei ogni anno è dedicata la manifestazione "Il Giorno di Giovanna" a Villa Saviola (MN) durante la quale vengono premiati i migliori testi inediti da
cantastorie.
La XX edizione de “Il Giorno di Giovanna” si terrà il giorno 8 giugno 2014
Dalle note all' LP L’amata genitrice: Giovanna Daffini edizioni I Dischi del Mulo:
“Di nuovo oggi, su treni fuori orario, o bici da montagna, mondariso emancipate, migrano la mattina presto, e colmano i luoghi di convergenza: agenzie di turismo, filiali di banche, assicurative, postelegrafoniche IVA ACI INPS.
Dattilografe vellutate e respingenti, le maniche arrotolate, i volti cotti dal sole ultravioletto, si immergono fino alla cintola nelle nuove paludi loro assegnate, per riemergerne soltanto al tramonto.
Sotto maschere di fondotinta, dopobarba, antirughe, eyeliner si rivelano residui di sofferenze arcaiche e patimenti. Artriti croniche, reumi endemici. Casalinghe, metallari, sportivi, lavoratori, non-garantiti: Giovanna Daffini, l’amata genitrice canta ai rovinati dell’oggi come a quelli di ieri.Voce e chitarra, mille volte più potenti del brusio di mille ruspe (automobili)(televisori).
Canzoni che affratellano e consolano, e liberano memorie. Questa non è musica per parassiti. Che, anzi ne proveran vergogna.”
Nel 2014 il disco è stato ristampato in CD vedi:
http://www.rivistailcantastorie.it/amata-genitrice/
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