San Martino è la Fiera delle tradizioni e la Sagra Nazionale dei Cantastorie è una di quelle tradizioni che dura nel tempo e attira un pubblico vario e curioso. Questa è la 48a edizione, 31a per Santarcangelo. I cantastorie, con le loro esibizioni semplici ed immediate, i loro racconti ingenui o impegnati, i loro strumenti curiosi e accattivanti, ci riportano agli spettacoli di strada di un tempo, quando la TV non aveva rimbambito la nostra fantasia.
Due artisti di quest’anno sono emiliani: Gianni Molinari da Castelfranco Emilia e Federico Berti, di Monghidoro. Si esibiscono individualmente ed in duo, con un tributo agli indimenticabili cantastorie del passato.
Dal mantovano ritorna Weiner Mazza, con tanta allegria e le atmosfere uggiose dell’autunno padano.
E, poi, ci sono i Toscani: esordisce alla Sagra, Pietrolino Grandi, da Lucca, con un repertorio di ballate e cabaret. Ritorna graditissima Lisetta Luchini da Prato, con canzoni originali, piene di umorismo ed ironia. Infine uno dei decani dell’arte poetica di piazza: Mauro Chechi, da Grosseto, con le sue storie struggenti e la sua abilità a comporre versi in ottava rima, alla maniera antica. Presenti alla Sagra Dina Boldrini, decana dei cantastorie italiani. Invitato per l'occasione un musicista di strada Paolo Sgallini a cui l'Amministrazione di Rimini ha impedito di suonare in piazza.
La Sagra è organizzata in collaborazione con l’AICA - Lorenzo De Antiquis e la rivista Il Cantastorie On Line, con il contributo della Banca Malatestiana.
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