A cura di Sandra Boninelli
SE NON ORA QUANDO…?
Mimmo Boninelli
CD Autoprodotto
Per ricordare la figura di Giovanni Mimmo Boninelli (1951/2016), non solo a livello locale, la sorella Sandra, insieme all'Associazione di Mutuo Soccorso di Bergamo, Cooperativa Dante Paci, Fondazione Bergamo nella Storia, CircoLino e Istituto Ernesto De Martino, ha prodotto il CD Se non ora quando…? Una auto produzione frutto di vecchie registrazioni dal vivo che la sorella aveva in archivio riferite al canto popolare e alla nuova canzone, presentati e cantati dalla voce di Mimmo. Il CD sintetizza la poliedrica figura di intellettuale del mondo contadino e operaio scomparso nel settembre 2016. Un itinerario, dal 1974 al 2016, e soprattutto una riflessione sul suo contributo culturale e umano in rapporto alle tante collaborazioni con vari Istituti, Fondazioni e Associazioni presenti nel panorama culturale bergamasco e nazionale dove Boninelli ha lasciato una impronta profonda e un contributo preziosissimo. L’Istituto Ernesto de Martino, con una dedica speciale, ricorda l'amico e il compagno fraterno che nel corso della sua attività si è occupato dapprima di storia delle tradizioni popolari, di musica popolare e di lotte operaie nel territorio bergamasco, tra queste l'indagine sulla fabbrica occupata “Filati Lastex”. In tempi più recenti, il suo impegno si è rivolto verso le musiche migranti di ieri e di oggi. Ha fatto parte per molti anni del collettivo dell'Istituto Ernesto de Martino e delle Edizioni Bella Ciao e, in modo particolare, è stato tra i principali collaboratori di Franco Coggiola che per lungo tempo ne è stato Presidente. Assieme alla sorella Sandra, con il "Canzoniere Popolare di Bergamo" ha svolto ricerche sul campo e concerti di folk revival e della cosiddetta “nuova canzone politica”, cioè cantautori e interpreti di brani militanti. Nel periodo 1982-1992 è stato coordinatore scientifico dei “Quaderni dell'Archivio della cultura di base", una collana di studi sul mondo popolare bergamasco edita dal Sistema bibliotecario urbano di Bergamo (Fondo Tiraboschi) per un totale di 41 opere. Si è dedicato allo studio dell'opera di Antonio Gramsci realizzando una monografia dal titolo "Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Gramsci", (Carocci, 2007) e ha curato un numero speciale della rivista "Lares" su "Gramsci ritrovato” (n.2, 2008). Angelo Bendotti dell'ISREC (Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea) parla di Mimmo come uno dei pionieri sia dell’Istituto, ma più in generale in Italia, dello studio della storia attraverso le testimonianze dei protagonisti, contribuendo ad imporre, con una battaglia culturale non semplice, le fonti orali come strumento di lavoro. Preziose sono le sue “campagne” di interviste ai partigiani di alcune zone della provincia dove più “alta” era stata la lotta contro il nazifascismo: Lovere, Gandino, l’Alta Valle Seriana e la città di Bergamo. Proprio la pratica dell’oralità è stata centrale nella instancabile attività di Mimmo, unita ad un impegno civile a cui ha dedicato tutta la sua vita. E questo bagaglio culturale, accomunato da esperienze di vita, Boninelli ha saputo tradurlo in canto, consapevole che con l'immediatezza della musica concetti e idealità arrivano alla mente e al cuore della gente. Storie di uomini e donne che sul pentagramma sono declinate con la spontaneità e il calore del dialetto per generare canzoni di grande valore poetico, umano e di impegno civile. Dal rapporto con le persone, dalle sue ricerche o anche da una singola immagine Mimmo sapeva trarre la linfa creatrice delle sue canzoni, mai banali e cifra di una grande sensibilità poetica. Una parte dei testi sono composti in dialetto bergamasco. Il CD con il brano La Pianta, scritto nel 1975, inaugura il racconto musicale che parla del passato e del presente. Continua con la Canzone contro lo sfruttamento minorile (1976), Il pendolare (1974). Local di sacoi del 1981 riguarda la condizione di emarginazione degli anziani e A l’osteria del tir a s-ciop”(1972) i morti sul lavoro. Gh'è chi 'l fa i storie (1974), parla dell'occupazione della Fabbrica Filati Lastex e Talle el Zaatar (1976) un grido contro la guerra e i massacri. Il tema della Resistenza è affrontato nel brano Andiamo compagni (1975) e Il monumento (1980). Altri temi sono presenti nella raccolta come ad esempio la canzone in ricordo della madre Betina del 1975 e Ol pertegàt del 1977, il vecchio aratro trainato dai buoi e oggi oggetto da museo, immagine della civiltà contadina e dei suoi simboli ormai dimenticati. Via Gleno del 1983, dove a Bergamo ha sede il carcere circondariale, parla di libertà e si presenta come un collage di frasi prese da canti alcuni celebri popolari riadattati; proposto in due versioni, una cantata da Mimmo e Sandra e l'altra interpretata da un coro d'eccezione: Ivan Della Mea, Giovanna Marini, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio e alla fisarmonica Gualtiero Bertelli. L'ultimo brano Se non ora…quando? (1984), titolo dell'antologia sulla figura di Mimmo Boninelli, è un simbolico messaggio dell'autore alle generazioni future che parla della centralità delle “storie di vita” delle persone tutte degne di essere ascoltate, raccontate e condivise.
Info e richieste: www.sandraboninelli.it
Giugno 2017
Conosci MIMMO BONINELLI dalla pagina PERSONAGGI
www.rivistailcantastorie.it/personaggi/mimmo-boninelli/?logout=1
Associazione Culturale Il Cantastorie on line
sede: Milano - viale Beatrice d'Este 39
CF.97929380158
mail asso.ilcantastorieonline@gmail.com