SKALIBRIAMOCI

Teatro Verdi

Cassolnovo (PV)

 

 NARRARE LA RESISTENZA OGGI

 

 Coord. G.Celegato, P.Beldì

L’alba intravista “Cesare BERMANI- Marcello Ingrao,

“Napoli, 4 giornate nun t’ ‘o scurdà!” di Pietro Gargano,

 “Le matite della memoria“ Renzi Giovanni,

“La carezza e la mitraglia” Massimiliano Gollini,

 “Orrido Famigliare” Giorgio Franzaroli, ;

Giuseppe Bonfatti partigiano comunista “Renato Varani ,

“Semi di resistenza F. Pessina 1888-1922“Claudio Piccoli , Tiziana Oppizzi

 

Grande dibattito nella mattinata dedicata alla Resistenza e ai diversi modi per narrarla oggi, per dare tutta l’importanza e

l'attualità ai valori di quella lotta per molti tratti crudele, da vera   guerra civile.

 Coordinati dalla storica e archivista Giulia Celegato (Anpi Garlasco) e dal mitico Piero Beldì infaticabile deus ex machina della cultura resistenziale tout court del novarese si parte dall'approccio storico orale con il saggio importante “L’Alba intravista”. Le narrazioni dei militanti comunisti, socialisti, anarchici, repubblicani e squadristi degli anni 1920 ci trasmettono un importante, vivace quadro sul “Biennio rosso” e

sul successivo affermarsi del fascismo che emerge dalle testimonianze orali raccolte dal più importante storico dell’oralità italiano:

Cesare Bermani che, insieme a Marcello Ingrao (editore e redattore di importanti riviste storico militanti), ha selezionato, recuperato dalle registrazioni  del suo immenso archivio . Muovendosi con la forma romanzo sul sentiero   tracciato da Calvino nel suo "nidi di ragno" si muove il bel libro" La carezza e la mitraglia" (Agenzia X) avvincendo il lettore, narrando le avventura le vicende della resistenza bolognese e in particolare di Marzabotto. Con l’adrenalina che scorre veloce si susseguono gli scontri all’ultimo sangue con le truppe tedesche, si vive con i protagonisti la tensione dei combattimenti. Ci si inorridisce per

le crudeltà dei nazifascisti contro la popolazione civile frutto di una ricostruzione storica impeccabile basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette e studi bibliografici. Uno spaccato di resistenza, diversamente appoggiata dalla popolazione civile anche al Sud è nel libro sulle 4 giornate di Napoli frutto di storie famigliari descritte con grande pathos da Pietro Gargano.

Uno spaccato su quelle pubblicazioni naif, spesso prodotte dai famigliari e dagli Anpi locali sarà presentato dal mitico editore dei

“movimenti “Renato Varani (Edizioni Colibrì) nella biografia di Bonfatti, partigiano comunista.  Anche il fumetto, i graphic

Novel, negli ultimi anni sono entrati di prepotenza a raccontare i partigiani, a sottolineare sempre più l’aspetto sociale.

addentrandoci anche in vicende complesse come quelle fratricide tra i partigiani del carso ben rappresentate nel libro di Giorgio

Franzaroli fumettista di grande valore (Comix, Linus, Frigidarie) che attraverso illustrazioni straordinarie forse più di tutti riesce con "Orrido Famigliare" a rendere vicinissime a noi le persecuzioni, le azioni crudeli, la ferocia del nazifascismo. Tra le diverse storie contenute nel suo libro "Le matite della memoria"; pur non essendo catalogabile come romanzo di genere, riesce a colpirci direttamente nello stomaco con flash sulla deportazione e l’orrore della guerra, il libro del cassolese d’adozione Giovanni Renzi che con un delicato, insolito, avvincente romanzo evocando i ricordi contenuti nelle matite si addentra al tema 

spiazzando i lettori e richiamando la grande forza e l’importanza della memoria. Un ricordo omaggio famigliare anche il libro di

Claudio Piccoli e Tiziana Oppizzi, storici e mitici redattori della rivista “Il Cantastorie”, nel loro “Semi di resistenza. Francesco Pessina 1888 – 1922”, elogio di un morto “anonimo” fra i tanti di quei tragici anni che portarono all’avvento del fascismo. Era socialista, comunista, anarchico? Non lo sappiamo, ma era certamente un “sovversivo” questo solo importava al regime e questo emerge nel racconto attraverso documenti che vanno dagli articoli sui giornali, alle carte di Polizia, ai ricordi famigliari. Tiziana Oppizzi accompagnata dalla sua chitarra, durante la mattinata molto particolare ce lo racconterà anche e attraverso le canzoni dell’epoca.

Ringraziamo Joseph Fremder per la ripresa video