VERRANNO I GIORNI PIù' BELLI

VERRANNO I GIORNI PIU' BELLI

Con Verranno i giorni più belli, l’augurale riapparizione di Dina Boldrini in un mercatino di Messina

Nelle scorse settimane, esattamente la mattina di domenica 12 dicembre 2021, Mauro Geraci, antropologo culturale nell’Università di Messina e cantastorie siciliano, girovagando in una giornata di forte pioggia nel mercatino di Viale Giostra a Messina, “uno dei più poveri d’Italia”, con la mercanzia esposta direttamente per terra, in un sacchetto polveroso e sporchissimo contenente decine di dischi, ha fatto una bella scoperta tanto inaspettata quanto foriera di tempi migliori. Si tratta di un prezioso 78 giri della Parlophon, inciso il 20 maggio del 1947, contenente due belle canzoni interpretate da una giovanissima Dina Boldrini, figlia d’arte e poi diventata una delle più conosciute cantastorie della seconda metà del Novecento. Dina interpreta le due canzoni con il brillantissimo accompagnamento dell’orchestra del Maestro A. Camera, in un fiorire di originali arrangiamenti del resto comuni alle grandi orchestre leggere italiane degli anni Quaranta e Cinquanta. Si tratta di Verranno i giorni più belli di A. Camera ed S. Corti e della canzone rumba Cica cica bum di H. Warren e Devilli, apparsa nella colonna sonora del celebre film Una notte a Rio.

Dina Boldrini (Castelfranco Emilia, 2 aprile 1929 - 19 gennaio 2018) muove i primi passi della sua lunga carriera alla fine degli anni Quaranta del Novecento, quando si fa apprezzare come interprete delle più famose canzoni del momento, riproponendole dai microfoni di Radio Bologna.
Nel 1948 ottiene il suo primo contratto discografico con la Parlophon (etichetta in cui mosse i primi passi anche Claudio Villa) per la quale incide diversi 78 giri con le orchestre dirette dai Maestri Camera, Di Ceglie e Andry. Nel 1950 passa alla Odeon dove incide con l'orchestra del Maestro Piubeni. Successivamente, quale figlia d’arte, deciderà di dedicarsi completamente e con passione all’arte di famiglia, cioè a una canzone narrativa da cantastorie destinata alle piazze.

Il padre Adelmo e la madre Olga Cocchi avevano, infatti, iniziato ben presto a portarla con loro quando si esibivano nelle fiere e nei mercati, inizialmente nei dintorni e quindi in più ampi ambiti territoriali emiliani, romagnoli e marchigiani. Dina eccelle presto nel canto e nella fisarmonica ma da giovane non disdegna di esibirsi anche alla batteria, nota ai cantastorie come Jazz Band. Fin dall’età di sei anni, la sua si rivela una vita per la musica e lo spettacolo di piazza; dopo la scuola dell’obbligo, si aggrega in modo sistematico ai genitori che, non di rado, fanno spettacolo anche con altri cantastorie emiliani come Marino Piazza (Piazza Marino, poeta contadino), Mario Bruzzi (il cavaliere) e Antonio Scandellari (Tonino). A questi successivamente s’aggiungerà Gianni Molinari, il figlio di Dina.

Una delle due canzoni contenute nel 78 giri “casualmente” ritrovato da Mauro Geraci, ha un titolo quantomai attuale e bene augurante che se da un lato ci rammenta che l’umanità ha vissuto altre dolorose e devastanti situazioni quali, nel caso specifico, la Seconda guerra mondiale, dall’altra non fa perdere la speranza confidando nel fatto che VERRANNO I GIORNI PIU’ BELLI e che, come recita la canzone, “basta aspettare un momento". Il disco era privo di copertina, solo con l’etichetta della Parlophon e abbastanza mal ridotto. Tuttavia, con un accurato lavoro di pulizia, è stato possibile recuperalo all’ascolto. Sull’altro lato dello stesso disco si trova, come si diceva, la canzone brasiliana Cica cica bum tratta dal film Una notte a Rio. Anche se in questo scorcio di 2021 la vita di tutti noi e i nostri progetti sono ancora interrotti dalla pandemia che ci circonda, con Verranno i giorni più belli la cantastorie Dina Boldrini ricompare improvvisamente da un piovoso, sperduto mercatino di Messina, riaperto solo da qualche mese, per ricordarci che non bisogna arrendersi e che il casuale ritrovamento di questo disco e l’ascolto di questa canzone sarà sicuramente di buon auspicio per l’immediato futuro, nonché un grandissimo Augurio per il Nuovo Anno.

Con questa convinzione l’offriamo ora all’ascolto!

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